Durante l’anno si sente spesso parlare del DEF su giornali, in televisione o negli incontri politici, ma non tutti sanno cos’è.
L’acronimo “DEF” significa “Documento di Economia e Finanza” ed è uno strumento importante poiché delinea le politiche economiche e finanziarie che il Governo prevede di attuare nei prossimi anni.
Redatto annualmente, il DEF include obiettivi e previsioni macroeconomiche, ma anche strategie di sviluppo per il Paese.
Infatti, è considerato il punto di riferimento per la redazione della Legge di Bilancio, che stabilisce le entrate e le spese del governo per l’anno successivo sulla base di queste valutazioni.
In questa guida spieghiamo cos’è il DEF, a cosa serve, come funziona, com’è strutturato e quali sono i passaggi che portano alla sua approvazione.
CHE COS’È IL DEF
Il Documento di Economia e Finanza (DEF) è uno strumento di programmazione economica e finanziaria del Governo italiano. Esso racchiude le politiche economiche che l’Esecutivo intende perseguire nel medio termine e le proiezioni riguardanti l’andamento delle finanze pubbliche in relazione all’anno corrente e ai successivi tre anni.
Originariamente noto come Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPEF), è stato introdotto dalla Legge 5 Agosto 1978. n. 468 ed è effettivamente entrato in vigore, come lo conosciamo oggi, dal 1988, in quanto adattato per rispondere agli obblighi e ai tempi imposti dall’Unione Europea.
Il documento contiene:
- gli obiettivi di politica economica del Paese;
- le stime sull’andamento delle finanze pubbliche e dell’economia nazionale;
- le riforme che l’Esecutivo intende attuare.
Il DEF non ha forza di legge, ma rappresenta un impegno politico che orienta le future decisioni legislative in ambito economico e finanziario. Viene aggiornato dalla NADEF ed è propedeutico alla redazione del Disegno di Legge di Bilancio annuale dello Stato.
Scopriamo nel dettaglio a cosa serve e perché è così importante.
PERCHÉ È IMPORTANTE IL DEF E COSA PREVEDE
Il DEF è importante in quanto fornisce una visione chiara e anticipata delle intenzioni economiche e finanziarie del Governo, sia a livello nazionale che internazionale. In particolare:
- sul piano interno, permette al Parlamento di valutare e discutere le strategie economiche e le riforme proposte, influenzando così il successivo bilancio annuale dello Stato;
- sul piano internazionale, è uno strumento di trasparenza verso i partner europei e i mercati finanziari. Ciò, poiché segnala le prospettive economiche del Paese e gli impegni che l’Italia intende rispettare per garantire la stabilità economica e finanziaria, in linea con le direttive europee come il Patto di Stabilità e Crescita.
COME FUNZIONA IL DEF
Il Governo elabora il DEF, attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, tenendo conto delle previsioni economiche, delle politiche fiscali e degli obiettivi di crescita, ma prima può consultare vari attori economici e sociali, come esperti, associazioni di categoria e sindacati, per raccogliere feedback e suggerimenti.
Dopo di che il DEF viene presentato al Parlamento entro il 10 aprile di ogni anno, dove viene discusso nelle commissioni parlamentari e i membri possono esaminare i contenuti e formulare osservazioni.
Il Parlamento deve esprimere il proprio parere sul DEF, ma non è una votazione vincolante. Tuttavia, è un passo fondamentale per la successiva legge di bilancio.
Inoltre, una volta approvato, le sezioni principali del documento vengono inviate alla Commissione Europea, come parte del processo di coordinamento delle politiche economiche tra gli Stati membri dell’UE, noto come “Semestre Europeo”.
Il DEF viene poi aggiornato con la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NADEF), che adegua le previsioni economiche e gli obiettivi in base agli sviluppi economici e finanziari intervenuti nel corso dell’anno. A questo punto, i due documenti, serviranno come punti di riferimento per la redazione della Legge di Bilancio, approvata entro il 31 dicembre e contenente riforme, misure e provvedimenti che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo, delineando così l’azione e i piani del Governo.
Dunque, chiarito che cos’è il DEF e come funziona, passaggio per passaggio, scopriamo insieme com’è strutturato.
QUALI SONO LE TRE SEZIONI DEL DEF
Il DEF è suddiviso in tre sezioni principali:
- programma di stabilità che contiene le previsioni economiche per i tre anni successivi e gli obiettivi di politica economica, come la riduzione del debito pubblico e il contenimento del deficit. È redatta in conformità con i requisiti dell’Unione Europea;
- analisi e tendenze della finanza pubblica. In questa parte, si analizzano le finanze pubbliche del Paese, con particolare attenzione all’andamento della spesa pubblica e ai risultati ottenuti nell’anno precedente rispetto agli obiettivi stabiliti;
- Programma Nazionale di Riforma (PNR), in coerenza con il Programma di Stabilità, definisce gli interventi da adottare per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di crescita, produttività, occupazione e sostenibilità.
In questa terza parte, gli interventi citati sono delineati dalla nuova Strategia “Europa 2020”. In tale ambito sono indicati:
- lo stato di avanzamento delle riforme avviate, con indicazione dell’eventuale scostamento tra i risultati previsti e quelli conseguiti;
- gli squilibri macroeconomici nazionali e i fattori di natura macroeconomica che incidono sulla competitività;
- le priorità del Paese, con le principali riforme da attuare, i tempi previsti per la loro attuazione e la compatibilità con gli obiettivi programmatici indicati nel Programma di stabilità;
- i prevedibili effetti delle riforme proposte in termini di crescita dell’economia, di rafforzamento della competitività del sistema economico e di aumento dell’occupazione.
ALLEGATI AL DEF
In allegato al DEF sono indicati anche eventuali Disegni di legge collegati alla Manovra di finanza pubblica, da presentarsi alle Camere entro il mese di Gennaio di ogni anno e una serie di informazioni supplementari, tra cui:
- una relazione di sintesi sugli interventi realizzati;
- il Programma delle infrastrutture strategiche;
- un documento, predisposto dal Ministro dell’ambiente, relativo allo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra derivanti dagli obblighi internazionali assunti dall’Italia in sede europea e internazionale, e sui relativi indirizzi;
- un documento recante l’esposizione, con riferimento agli ultimi dati di consuntivo disponibili, delle risorse del bilancio dello Stato destinate alle singole Regioni.
QUANDO SI PRESENTA IL DEF
Il DEF deve essere redatto e presentato al Parlamento entro il 10 Aprile di ogni anno. Questo termine è cruciale per garantire che le politiche economiche italiane siano sincronizzate con quelle degli altri Stati membri dell’UE. Successivamente, ecco quali sono le scadenze da rispettare:
- entro il 30 Aprile di ogni anno, il documento deve essere inviato alla Commissione Europea;
- entro il 27 Settembre di ogni anno, entro la fine di settembre, il Governo è tenuto a presentare una Nota di aggiornamento al DEF. La NADEF tiene conto di tutte le nuove condizioni economiche e fornisce eventuali aggiustamenti agli obiettivi precedentemente stabiliti.
Questa tempistica permette di mantenere il DEF aggiornato e rilevante, adattandosi alle mutevoli condizioni economiche e finanziarie. Inoltre, il rispetto di tali scadenze è cruciale perché:
- entro il 15 Ottobre di ogni anno, il Governo deve inviare alla Commissione Europea il Documento Programmatico di Bilancio, che illustra le politiche economiche che intende seguire. Questo documento è strettamente legato alla NADEF, poiché ne riflette gli aggiornamenti e le previsioni più recenti;
- entro il 31 Dicembre di ogni anno, per evitare l’esercizio provvisorio, deve essere approva la Legge di Bilancio, che tiene conto delle nuove disposizioni NADEF che hanno aggiornato il DEF.
GLI ULTIMI DEF
Dopo che vi abbiamo spiegato che cos’è il DEF e perché è importante, mettiamo a vostra disposizione le guide che spiegano gli ultimi DEF approvati dal Parlamento:
Il prossimo DEF sarà quello 2025. E vi aggiorneremo.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Mettiamo a vostra disposizione, per approfondire l’argomento, le nostre guida su cosa sono e come funzionano la Legge di Bilancio, e il NADEF.
In questa pagina sono presenti le guide con la spiegazione delle nuove leggi, Decreti legge, Decreti legislativi e tutte le novità normative.
Per restare aggiornati, vi invitiamo anche ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram, per leggere le notizie in anteprima. È anche possibile restare aggiornati seguendo il nostro canale Whatsapp e il nostro canale TikTok @ticonsigliounlavoro. Seguiteci inoltre su Google News cliccando sul bottone “segui” presente in alto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.
Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su “segui”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui