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Genova. Sono trascorsi pochi giorni dall’incontro e dalla stretta di mano al Salone Nautico, ma tra Andrea Orlando e Marco Bucci volano di nuovo stoccate. Il candidato per il centrodestra alle regionali e sindaco di Genova ha infatti risposto in maniera molto secca alle parole pronunciate dal deputato Pd e candidato del centrosinistra sabato, in occasione dell’apertura ufficiale della campagna elettorale.
“Neppure una settimana e Orlando ha già perso la testa. Le accuse che mi rivolge sono un delirio. Non deve avvalersi dell’immunità parlamentare, la condanna è immediata ed evidente a tutti – sottolinea Bucci in una nota – Mi dice di aver fatto parte di un contesto criminogeno, di essermi voltato dall’altra parte per coprire reati per i quali persino la procura ha ritirato le accuse”.
Il riferimento è, come detto, ad alcune frasi pronunciate da Orlando dal palco del Porto Antico: “Bucci si è arrabbiato perché ho detto che fa parte di un contesto criminogeno. Lo ridico da qua. Ha detto che mi vuole dare querela. Non mi avvarrò dell’immunità parlamentare. Non me la darà, sapete perché? Perché l’italiano è una lingua bellissima, è preciso. Non ho detto che lui è un delinquente, ho detto che stava coi delinquenti e quando hanno fatto dei reati si è girato dall’altra parte”.
“Ha completamente perso i freni inibitori e lascia uscire tutto il rancore e l’odio che gli ha permesso di tenere unito quel mucchio incontrollabile di ‘giustizialisti’ che per stare uno accanto all’altro hanno bisogno delle manette – è la replica di Bucci – Quelle che fa sono accuse penali, da ex ministro della Giustizia dovrebbe sapere che se si è convinti di avere elementi del genere ci si dovrebbe rivolgere alla magistratura. Questo per rispetto degli stessi magistrati”.
“A Orlando, che quando mi incontra tende in maniera farisea la sua mano ma quando incontra i suoi getta la maschera, suggerisco di abbandonare una strada che non porta neppure troppo bene – conclude Marco Bucci – Lanciare gli appelli al fronte del popolo, parlando di una guerra santa tra la democrazia e l’oligarchia, tra il bene e il male, non convince i cittadini, che sanno bene quando uno non sa cosa dire perché l’altro sa cosa fare. Anzi, lo ha fatto e lo continua a fare”.
A Bucci ha fatto eco il viceministro e segretario regionale della Lega, Edoardo Rixi: “Sentire Andrea Orlando, ex ministro oggi deputato, parlare di ‘oligarchia’ riferendosi al centrodestra è quantomeno curioso. Lui, che è stato protagonista per anni in un sistema dove il potere si concentra sempre nelle mani di pochi, accusa chi da sempre si impegna per restituire centralità ai territori, ai cittadini e al voto popolare. Orlando sembra avere una memoria piuttosto corta e selettiva. Forse crede che i cittadini abbiano dimenticato gli anni di governi tecnici col Pd al potere senza aver mai vinto le elezioni, con decisioni prese senza alcun confronto elettorale. Se l’onorevole Orlando vuole dare lezioni di democrazia, gli suggeriamo di iniziare a fare autocritica. La Lega e la Liguria, invece, credono fermamente nel diritto del popolo di scegliere chi li governa, senza bisogno di élite autoreferenziali”.
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