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Sono quasi 1.500 gli sfollati e molte aree sono ancora a rischio idraulico e idrogeologico. Il ministro Musumeci: «Continueremo ad avere eventi calamitosi finché non si attuerà una seria prevenzione strutturale da parte di tutte le regioni». La situazione più critica riguarda il ravennate
Case, strade e campagne in Emilia-Romagna sono rimaste ancora sotto l’acqua per la seconda notte, sedici mesi dopo l’alluvione di maggio 2023. Il meteo è in lento miglioramento ma rimane l’allerta rossa anche per le giornata di oggi, dopo l’alluvione che ha colpito ampie zone della regione e costretto quasi 1.500 a fuggire dalle proprie abitazioni. Il graduale miglioramento dovrebbe permettere anche alle piene dei corsi d’acqua romagnoli di esaurirsi, ma rimangono il rischio idraulico e il rischio idrogeologico in diverse aree della regione. Nonostante le criticità vissute dagli abitanti, nelle ultime ore, non sono mancate le polemiche, con il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, che ha attribuito la responsabilità alle regioni: «Continueremo ad avere eventi calamitosi finché non si attuerà una seria prevenzione strutturale da parte di tutte le regioni». La situazione più critica riguarda il ravennate: il territorio di Lugo è allagato ed è stato evacuato l’ospedale. A Bagnacavallo, non si hanno ancora notizie dei due dispersi.
PUNTI CHIAVE
08:32
Meteo, lento miglioramento ma resta l’allerta rossa
08:52
Per il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, la mancata prevenzione è responsabilità della Regione Emilia-Romagna. “Per rispetto verso gli alluvionati”, ha detto Musumeci al ‘Corriere della Sera’, “non intendo polemizzare. Sono un ministro, non è il momento dei contrasti. Ma non ho mai parlato di responsabilità. Ho ribadito che continueremo ad avere eventi calamitosi finché non si attuerà una seria prevenzione strutturale da parte di tutte le Regioni”.
E Musumeci parlando della segretaria del Pd ha aggiunto: “Beh, Schlein, che conosce bene quel territorio per essere stata assessore regionale alla materia, farebbe bene a far sapere quanti e quali interventi ha realizzato durante il suo mandato”.
“Le casse di espansione sono un prezioso strumento di prevenzione”, ha continuato Musumeci, “Ma vanno realizzate prima dell’alluvione, cioè nella gestione ordinaria, che spetta alle Regioni, e non a quella straordinaria, affidata al commissario per la ricostruzione Figliuolo. Abbiamo chiesto alla Regione quali infrastrutture abbia realizzato almeno nell’ultimo decennio, per individuare ulteriori obiettivi e risorse rispetto ai 596 milioni di euro che ha ricevuto dal 2013. Per collaborare serve confronto e rispetto reciproco”.
08:44
La situazione nel comune di Lugo, nel ravennate, resta critica. “L’acqua ha allagato gran parte di Lugo est e sud e purtroppo anche parte del centro. Nelle prossime ore il centro sarà interessato quasi completamente. La nostra priorità ora è mettere in sicurezza le persone”, ha scritto sui social la sindaca Elena Zannoni. “Anche se dall’ospedale sono stati evacuati pazienti per una questione di sicurezza legata agli impianti”, ha aggiunto, “resta operativo il pronto soccorso. I numeri di emergenza, la forza di protezione civile, i servizi sociali e il centro accoglienza sono a vostra disposizione”.
08:40
L’intera rete Alta Velocità è stata ripristinata e la circolazione si svolge regolarmente. A comunicarlo Trenitalia, all’indomani dello stop dovuto alle alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna. “Eventuali ritardi registrati si riferiscono a precedenti inconvenienti già risolti”.
L’azienda precisa però che ”la circolazione è ancora sospesa tra Ravenna e Castelbolognese via Lugo per condizioni meteo critiche che stanno provocando il rischio di esondazione di alcuni fiumi. La circolazione è tornata regolare tra Ravenna e Ferrara”.
I treni regionali possono subire limitazioni di percorso o cancellazioni, continua Trenitalia, e non sono assicurate le corse con bus per l’impraticabilità delle strade.
08:32
Il meteo è in graduale miglioramento e le piene dei corsi d’acqua dovrebbero ridursi, dopo l’alluvione di giovedì 19 settembre in Emilia-Romagna. Rimane però l’allerta rossa anche per la giornata di venerdì, con diverse aree a rischio idraulico e idrogeologico. In particolare, l’elevata criticità per il rischio idraulico riguarda la costa romagnola, la pianura bolognese, la bassa collina e la pianura romagnola, la collina bolognese. In molte di queste aree è stato lanciato anche l’allarme idrogeologico, come sulla costa romagnola, sulla bassa collina e la pianura romagnola, la collina bolognese. A rischio anche la montagna bolognese, l’alta collina romagnola e la montagna romagnola.
In altre aree della regione si è segnalata invece l’allerta arancione: nella pianura modenese, nella montagna bolognese, alta collina romagnola, montagna romagnola, montagna emiliana centrale e collina emiliana centrale.
La situazione più critica riguarda il Ravennate, dove il territorio di Lugo è allagato ed è stato evacuato l’ospedale. A Bagnacavallo non si hanno ancora notizie dei due dispersi.
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