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Anche l’estate 2024 ha dimostrato come e quanto il clima stia cambiando. Ondate di calore sempre più lunghe e frequenti che si alternano a eventi difficili da prevedere nella loro violenza: bombe d’acqua, grandine, trombe d’aria. Questo nuovo pericolo si affianca alla storica debolezza del territorio nazionale nei confronti degli eventi tellurici. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) negli ultimi 30 anni si sono concentrati in aree distribuite lungo la fascia al di sotto degli Appennini, dell’arco Calabro e delle Alpi. Uno degli effetti del fenomeno è una maggiore diffusione rispetto al passato dei maremoti, da tenere monitorati con efficaci sistemi di allertamento.
La prevenzione è quindi quanto mai indispensabile. Un ruolo importante è giocato da sistemi di previsione che devono essere affidabili e raffinati, affiancati da reti sentinella in grado di segnalare cambiamenti e movimenti sospetti.
Allertamento maremoti, in Puglia una nuova sentinella
Allo scopo l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, in primavera ha proceduto a rafforzare il Sistema d’allertamento nazionale per i maremoti generati da sisma (SiAM) attraverso l’installazione di una nuova stazione mareometrica a Santa Maria di Leuca (Lecce). Consta di due sensori piezometrici di misura del livello del mare a cui se ne affianca un terzo con un secondo sistema di acquisizione. Una fotocamera è inoltre orientata verso il punto più meridionale dell’Italia orientale, Punta Ristola.
Il nuovo punto di rilevamento allarga anche alla Puglia un sistema di controllo oggi esteso sul Mar Tirreno Centrale e Meridionale, sul Canale di Sicilia e, da quest’anno, anche sul Mar Ionio. Comprende infatti i sei operativi dal 2021, tutti collocati nei punti maggiormente a rischio maremoti per la vicinanza a potenziali fonti tsunamigeniche. Si trovano in Sicilia, a Portopalo di Capo Passero (Siracusa), Pantelleria e Marettimo (Trapani), in Calabria, a Roccella Jonica (Reggio Calabria) e Cetraro (Cosenza), e in Sardegna, a Teulada (Sud Sardegna).
La guida ISPRA per la rendicontazione di sostenibilità semplificata
Venezia, nuove stazioni di misurazione del livello del mare entro metà 2025
Risalendo la Penisola, e rimanendo sulla stessa costa, arriviamo a Venezia, delicatissima città lagunare da sempre in lotta con i danni causati dall’acqua alta il cui livello cresce sempre di più. La necessità di proteggere l’abitato ha portato una delle grandi opere più discusse a scala nazionale, il sistema di paratie mobili MOSE più volte azionate con, pare, buoni risultati. A ottobre 2023, a fronte di una marea eccezionale di 150 cm, l’azionamento del sistema ha ridotto l’innalzamento dell’acqua nella laguna interna a 70 cm, lasciando la città all’asciutto.
Per supportare il MOSE e migliorare l’efficienza della risposta in caso di necessità, ISPRA, in qualità di gestore della rete Mareografica della Laguna di Venezia e del litorale Nord Adriatico, ha in programma l’installazione di 9 nuove stazioni di misura di livello di mare, onde e condizioni meteo. L’obiettivo è il monitoraggio a fini preventivi degli eventi estremi e di acqua alta a Venezia. Il piano, finanziato nell’ambito del progetto Marine Ecosystem Restoration (MER) con fondi PNRR, sarà completato entro giugno 2025 e prevede il posizionamento di 5 sensori per la misura del livello del mare, 6 ondametri radar, 6 anemometri, 3 barometri e 12 nuovi sistemi di trasmissione via radio UHF (Ultra High Frequency).
Le nuove stazioni andranno a completare una rete oggi costituita da 29 stazioni di misura in tempo reale del livello del mare e dei principali parametri meteorologici, che per l’occasione sarà ‘tagliandata’. Sono dislocate sul tratto di costa adriatica maggiormente soggetto alle maree, compreso tra Trieste, Venezia e il Delta del Po, importanti sia per le previsioni e strategici per l’acquisizione di dati a fini statistici. La serie mareografica della stazione Venezia Punta della Salute è infatti una delle più antiche del Mediterraneo, con alle spalle più di 100 anni di misure.
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