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Non si finisce mai di mettere in guardia in merito alle truffe digitali. Sono tante e, seppur di poco, subiscono delle modifiche a seconda dei periodi per riuscire a cogliere alla sprovvista anche le persone più attente.
Basti pensare a ciò che accade durante il periodo natalizio, quando venivamo tormentati da sms relativi a pacchi finalmente spediti, alcuni reali e altri no. Torniamo ora a parlare di PostePay. È una delle carte più adoperate nel nostro Paese, considerando anche la diffusione legata ai bonus garantiti dal governo. Ancora una volta il nome viene sfruttato per mettere in atto un tentativo di phishing. Ecco come difendersi.
Nuova truffa PostePay
Come si attua questo nuovo tentativo di truffa? Si fa leva come sempre sulla pigrizia degli utenti. Molti hanno ricevuto un’email che appare molto convincente, a partire dai loghi. Al suo interno non si millantano problematiche legate al conto, non si parla di fondi in pericolo o cose simili. Si fa qualcosa di molto noioso che, proprio per questo, non desta sospetti in molti.
Si avvertono gli utenti, senza troppo clamore, che è necessario attivare un “nuovo sistema di sicurezza”. Questo è obbligatorio, al fine di garantire la tutela degli utenti dalle minacce delle truffe online. Qualcosa di già visto, in ambiti ufficiali, ad esempio sul fronte bancario. Perché insospettirsi, dunque? Il motivo è semplice, perché c’è un link e questi devono sempre far scattare un campanello d’allarme.
Si sostiene che a partire da sabato 14 settembre gli utenti non potranno più accedere alla propria PostePay (di certo la data sarà suscettibile a modifiche, considerando i prossimi tentativi di truffa). L’attivazione è dunque cruciale e, per quanto non si parli di allarme, si genera una certa urgenza nella mente degli utenti.
Chi usa la PostePay come carta principale e, peggio ancora, vi ha sopra i propri risparmi, potrebbe decidere di prendere la situazione nelle proprie mani. Ciò vuol dire che anche soggetti più maturi e poco avvezzi ai rischi del web, potrebbero non chiedere il soccorso di figli/nipoti/amici/Google.
Perché parliamo di pigrizia? Perché basterebbe fare una ricerca online, accedendo autonomamente al proprio account PostePay, regolarmente attivo, per capire che quel link era una trappola.
Come difendersi
Al fine di tentare di aiutare più persone possibili, segnaliamo anche il mittente di questa mail truffaldina: servizio@postepay-evolution.info. Al netto del fatto che il mittente potrebbe mutare nelle prossime settimane, ciò può di certo rappresentare un supporto per molti.
Nel ciclo recente l’oggetto della mail è stato “Importante: Attivare il nuovo sistema di sicurezza”. Nel corpo si invita ovviamente a cliccare, così da completare il processo. In realtà, com’è ormai noto a tantissimi, l’obiettivo è quello di ottenere dati personali sensibili. In questo caso, ad esempio, quelli d’accesso, insieme con dati anagrafici e numeri di telefono. Ciò al fine di lavorare per accedere al vero conto, che verrà poi svuotato.
In caso di comunicazioni ritenute dubbie, si può sempre contattare il servizio clienti di Poste Italiane. Sempre meglio verificare che scontrarsi con un’amara realtà quando è ormai troppo tardi. Si ricorda, inoltre, come Poste Italiane e PostePay non richiedono mai, attraverso alcun canale (mail, sms, telefonate o altro) le credenziali di accesso, i dati della carta e/o i codici di autorizzazione.
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