Fisco, la Lega rilancia la rottamazione e critica il concordato #finsubito prestito immediato

Il vicepremier Matteo Salvini critica apertamente il concordato fiscale, definendolo inefficace, e propone di tornare a strumenti più inclusivi come la rottamazione a lungo termine. Secondo la Lega, questa soluzione potrebbe garantire allo Stato un gettito stabile senza gravare ulteriormente sui contribuenti. Il dibattito fiscale torna al centro dell’agenda politica con le dichiarazioni di Matteo Salvini, vicepremier e segretario della Lega, che ha espresso la sua insoddisfazione per il metodo e il merito del concordato fiscale. Durante un sopralluogo ai cantieri autostradali in Valtrompia, Salvini ha sottolineato la necessità di adottare un approccio più equilibrato e pragmatico verso i contribuenti, rilanciando la proposta della rottamazione a lungo termine.

La gestione del recupero fiscale in Italia è da anni un tema caldo, con lo Stato in bilico tra l’esigenza di incassare crediti e il dovere di non mettere in difficoltà cittadini e imprese. Salvini, critico verso l’invio massivo di lettere sotto Natale da parte dell’Agenzia delle Entrate, ha ribadito che il concordato fiscale non ha prodotto i risultati sperati. In alternativa, propone una rottamazione più elastica, strutturata come un mutuo decennale, per consentire ai cittadini di regolarizzare le loro posizioni senza eccessiva pressione.

Le critiche al concordato fiscale

Un metodo inefficace e stressante

Salvini ha criticato apertamente il tono “inquisitorio” adottato dall’Agenzia delle Entrate con l’invio di milioni di lettere, spesso percepite come minacciose dai destinatari. Secondo il vicepremier, questo approccio genera solo preoccupazione senza portare risultati concreti in termini di recupero fiscale.

L’impatto sulla fiducia dei cittadini

Il concordato fiscale, pensato per favorire la regolarizzazione delle posizioni debitorie, si è rivelato poco pratico per molti contribuenti, soprattutto in un contesto economico difficile. Chiedere ai cittadini di saldare i propri debiti in uno o due anni risulta insostenibile per molti, portando più tensione che benefici.

Rottamazione 2025 a lungo termine

Un modello più inclusivo

La Lega propone una rottamazione strutturata su dieci anni, simile a un mutuo. Questa soluzione consentirebbe di dilazionare il debito in rate più accessibili, garantendo allo Stato un flusso costante di entrate e dando ai contribuenti il tempo necessario per rimettersi in pari.

Saldo e stralcio come opzione complementare

Salvini ha anche parlato della possibilità di introdurre misure di saldo e stralcio per le posizioni più critiche. In questo caso, lo Stato rinuncerebbe a una parte del credito per facilitare la chiusura dei debiti più difficili da riscuotere.

Un confronto costruttivo con il Ministero dell’Economia

Durante il sopralluogo, Salvini ha dichiarato di aver discusso della proposta con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, sottolineando che non si tratta di attribuire colpe, ma di riconoscere che un sistema inefficace va modificato. La priorità, ha ribadito, è mettere in campo strumenti che funzionino per lo Stato e per i cittadini.