Comuni ricicloni Calabria: differenziata al 54,8%

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Si è conclusa oggi, nella sede della Cittadella regionale, la VII edizione dell’Ecoforum Calabria, evento promosso da Legambiente e Comuni Ricicloni Calabria. Al centro del dibattito, lo stato della raccolta differenziata e la necessità di accelerare la transizione ecologica in Calabria.

Un confronto tra istituzioni, aziende e territorio

L’Ecoforum Calabria si conferma un appuntamento ormai consolidato, un’occasione di confronto tra istituzioni, esperti del settore, aziende e amministratori locali per analizzare lo stato della raccolta differenziata nella regione. L’evento, promosso da Legambiente Calabria e Comuni Ricicloni Calabria, in collaborazione con CONAI, UNIRIMA e altri partner strategici, ha visto la partecipazione di numerosi attori del settore ambientale.



Ad aprire i lavori, la presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta, che ha espresso il proprio cordoglio al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per il recente lutto che ha colpito la sua famiglia. Presenti anche l’Assessore all’Ambiente Giovanni Calabrese, il dirigente Salvatore Siviglia, l’ing. Vincenzo De Matteis di Arrical, il prof. Michelangelo Iannone di Arpacal, Luca Piatto per CONAI e Francesco Sicilia per UNIRIMA.

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L’appello di Legambiente: servono impianti e politiche più incisive

Durante il forum è stata ribadita la necessità di una svolta netta per la Calabria. Anna Parretta ha sottolineato come il Paese sia leader europeo nel riciclo, ma che in Calabria servano impianti moderni, infrastrutture efficienti e politiche più incisive per colmare il divario con il resto d’Italia.


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Si è discusso anche dell’importanza di velocizzare gli investimenti previsti dal PNRR per la realizzazione di nuovi impianti e il potenziamento dell’economia circolare. Al centro del dibattito anche la necessità di ridurre i rifiuti alla fonte, incentivare il riuso e promuovere una cultura del riciclo che veda la partecipazione attiva dei cittadini. Un altro tema cruciale è stata la lotta alle discariche abusive, che continuano a rappresentare una piaga per il territorio calabrese.

I dati del dossier “Comuni Ricicloni Calabria”

Uno dei momenti centrali dell’evento è stata la presentazione del dossier “Comuni Ricicloni Calabria”, con la partecipazione di Laura Brambilla, responsabile nazionale del progetto, ed Emilio Bianco, coordinatore degli EcoForum regionali di Legambiente.

Dal dossier emerge che tra il 2022 e il 2023, la raccolta differenziata in Calabria è aumentata solo dello 0,2%, passando dal 54,6% al 54,8%. Un incremento troppo lento per una regione che resta ultima in Italia nella classifica nazionale.

Alcuni comuni hanno raggiunto risultati eccellenti, come Soveria Simeri, Gimigliano e Sellia (Catanzaro) che hanno superato l’85%, mentre Casali del Manco, Carolei e Frascineto (Cosenza) si sono attestati intorno all’85%. Anche Mongiana e Dasà (Vibo Valentia) hanno superato il 75%.

Comuni capoluogo a confronto

Critica, invece, la situazione delle città capoluogo. Crotone registra solo il 27% di raccolta differenziata, Reggio Calabria il 40,3%, mentre le più virtuose sono Vibo Valentia con il 69,6% e Catanzaro con il 69,4%.

Nei parchi nazionali del Pollino, della Sila, dell’Aspromonte e nel Parco regionale delle Serre, su 118 comuni, solo 11 risultano rifiuti free.

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Legambiente premia i comuni virtuosi

Legambiente ha premiato i “Comuni rifiuti free”, ossia quelli che, oltre a superare il 65% di raccolta differenziata, hanno prodotto meno di 75 kg di rifiuto secco residuo pro capite all’anno. Tra i primi in classifica: Sellia, Soveria Simeri, Gimigliano (Catanzaro), Lattarico, Cleto, Casali del Manco (Cosenza) e Zungri, Mongiana, Acquaro (Vibo Valentia).

Menzione speciale per sei comuni costieri con oltre il 75% di raccolta differenziata, in testa Montegiordano con l’87,2%.

Italia leader nel riciclo, ma Calabria in ritardo

Secondo Fabio Costarella, vicedirettore CONAI: «La gestione dei rifiuti in Calabria necessita di un deciso miglioramento. I progressi complessivi restano lenti, e il dato preoccupante è che nel 2023 i principali comuni capoluogo hanno registrato un calo della raccolta differenziata».



Anche Emilio Bianco, coordinatore degli EcoForum regionali di Legambiente, ha ribadito: «L’Italia è un punto di riferimento in Europa per l’economia circolare, ma il Paese va a due velocità. La Calabria, pur crescendo, resta ancora nella parte bassa della classifica».

La transizione ecologica non può più aspettare

L’Ecoforum ha lanciato un messaggio chiaro, come ribadito dalla presidente Anna Parretta: «La transizione ecologica non può più aspettare. Per raggiungere gli obiettivi europei e garantire un futuro sostenibile alla Calabria, è necessario un cambio di passo deciso. Le istituzioni, le aziende e i cittadini devono essere protagonisti di questo cambiamento, investendo su un modello di sviluppo che tuteli l’ambiente e crei nuove opportunità economiche e occupazionali».





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