Il rilancio del trasporto su ferro

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Il rilancio del trasporto su ferro

Con il nuovo Piano Strategico 2025-2029 il Polo Logistica – raggruppamento delle società del Gruppo FS Italiane che operano nel trasporto merci e nella logistica – punta a diventare un Freight Forwarder leader europeo. Sono previsti investimenti per 2,16 miliardi di euro in digitalizzazione, sostenibilità e nuovi asset. Le sfide del settore, dalla competitività del trasporto su ferro alla crescita internazionale, transizione ecologica e innovazione: ne parliamo con Sabrina De Filippis, ad di Mercitalia Logistics.

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Avete da poco presentato il nuovo Piano Strategico 2025-2029 in cui il trasporto merci vivrà una trasformazione del proprio business verso un modello Freight Forwarder europeo al servizio di un mercato ampio e diversificato. Quali sono le principali novità di questo piano?

Con il Piano Strategico 2025-2029 il Polo Logistica attuerà una profonda trasformazione per rispondere al meglio alle esigenze del mercato, incrementando l’efficientamento operativo, le sinergie di business e valorizzando gli asset. L’obiettivo di fondo è quello di trasformare l’assetto del Polo in un modello societario che integri i verticali di business e continui l’operazione di copertura lungo tutta la catena del valore, così da affrontare al meglio le diverse sfide legate all’evoluzione del settore del trasporto ferroviario in Europa.  Nell’arco di tempo compreso nel Piano sono previsti 2,16 miliardi di euro di investimenti, focalizzati su digitalizzazione e sostenibilità, sviluppo terminal e asset strategici, acquisto locomotive elettriche e carri di ultima generazione. 

Nel nuovo modello operativo, il Polo Logistica ha l’ambizione di affermarsi come un Freight Forwarder leader della logistica europea che offre un servizio integrato end to end. Tutto questo sarà accompagnato da un’importante innovazione tecnologica, grazie anche allo sviluppo di una piattaforma integrata digitale per collegare domanda e offerta del trasporto combinato ferro-gomma-nave in grado di interfacciarsi con i terminal e gli hub per ultimo miglio.

La recente inaugurazione della Sala Operativa Nazionale Logistica di Mercitalia Rail segna un passo importante per il monitoraggio e l’efficienza della circolazione merci in Italia e in Europa. Quali sono le principali innovazioni tecnologiche introdotte e come miglioreranno la gestione operativa e il servizio ai clienti rispetto al passato?

La nuova Sala Operativa Nazionale Logistica – SONLOG è una vera e propria cabina di regia che monitora 24 ore su 24 la circolazione di oltre 80mila treni l’anno, che trasportano circa 37 milioni di tonnellate di merce in Italia e in Europa. Le tecnologie di ultima generazione consentono ai 90 operatori di monitorare costantemente tutto il traffico merci nazionale ed internazionale gestito dalle società del Polo Logistica. È in questo luogo che ogni giorno lavoriamo per i nostri clienti, grazie ad un’attività sempre più coordinata tra le diverse anime del Polo e finalizzata a mettere al centro del nostro agire quotidiano la qualità del servizio. All’interno della Sala è infatti presente una struttura Post Vendita e Assistenza Clienti che lavora in stretta collaborazione e sinergia con la Sala Operativa, con l’obiettivo di assicurare a tutti i clienti la massima efficienza nella gestione delle loro merci e di rispondere prontamente alle loro esigenze, sia in Italia che in Europa.

Uno dei principali ostacoli alla crescita del trasporto merci ferroviario è il costo del pedaggio, che incide fino al 23% sul totale dei costi di produzione, mentre nell’autotrasporto questa voce è inferiore al 7%. Quali misure chiedete al Governo per riequilibrare il sistema e, in generale, per rendere il trasporto su ferro più competitivo? 

Il trasporto intermodale ha urgente bisogno di una rinnovata attenzione da parte delle politiche europee e nazionali. Va favorito, promosso e ulteriormente sviluppato, coerentemente con gli obiettivi posti dall’Unione europea, per rendere concretamente possibile un sistema di trasporto integrato, sostenibile ed efficiente. Crediamo fermamente nella necessità di potenziamento e rilancio dell’integrazione fra le diverse modalità di trasporto, garantendo pari condizioni commerciali a tutti gli operatori e rendendo il trasporto delle merci su ferro la scelta privilegiata sulle lunghe distanze, tenendo conto della maggiore efficienza energetica, del ridotto impatto sull’ambiente e della sicurezza.

Mercitalia Logistics fornisce servizi logistici e ferroviari in diversi Paesi europei (Austria, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Norvegia, Olanda, Polonia, Romania, Svezia, Svizzera), in particolare per settori come il chimico, il minerario, ma anche automotive, agricoltura, legno, carta e materie prime. Sarà un anno di cambiamenti dal punto di vista della presenza internazionale?

Uno degli sfidanti obiettivi che ci siamo posti nel nuovo Piano Strategico è quello della nostra evoluzione a Freight Forwarder di livello europeo, con un trasporto ferroviario end-to-end e una crescita come leader continentale nel trasporto ferroviario e intermodale tramite partnership con operatori di altre modalità di trasporto e attraverso M&A per espandere la presenza in mercati esteri prioritari. L’ampliamento della nostra presenza e della nostra offerta in Europa non può che essere un’importante base su cui costruire il nostro futuro. Per esempio, l’acquisizione di Exploris ha consolidato la nostra presenza in Germania, portandoci ad occupare un posto di rilievo nel mercato tedesco, oltre ad estendere la nostra forza diretta in Belgio, Polonia e Repubblica Ceca. I collegamenti ferroviari internazionali di Exploris, fortemente orientati ai trasporti est-ovest, vanno a completare la rete di TX Logistik, già molto presente lungo l’asse nord-sud Europa.

Parliamo infine di cambiamento climatico, adattamento e mitigazione. Quali sono le azioni che Mercitalia Logistics sta compiendo e ha in programma di compiere?

Come sappiamo, la roadmap sviluppata dall’UE per la decarbonizzazione dei trasporti prevede la riduzione delle emissioni di CO2 del 50% entro il 2050. Una sfida ambiziosa che impone importanti interventi su larga scala per rendere il trasporto merci più ecologico, efficiente e sicuro. Diviene imprescindibile il trasferimento delle merci su ferro, con l’obiettivo di raddoppio entro il 2050, in cooperazione con la gomma per le distanze sotto i 300 km. Questo permette un vantaggio in termini di mobilità sostenibile e di riduzione delle emissioni. Nel 2023, grazie al nostro modello di logistica integrata sostenibile, abbiamo evitato l’emissione di 1,5 milioni di tonnellate di CO2. Parallelamente, è in corso il rinnovo della flotta con nuovi locomotori elettrici e ibridi, carri e navi ibride per un risparmio del 25% sui consumi di energia da trazione. Infine, abbiamo avviato un revamping dei mezzi diesel da manovra già in dotazione per utilizzo con combustibili alternativi. 



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