qual è il beneficio economico per le FdO?

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Recupero 6 scatti TFS: il beneficio economico per il personale delle forze dell’ordine

Il beneficio dei sei scatti stipendiali sul trattamento di fine servizio

L’istituto previdenziale dei sei scatti stipendiali sul trattamento di fine servizio (TFS) rappresenta un importante beneficio economico per il personale delle Forze di Polizia e dell’Arma dei Carabinieri. Questo diritto, disciplinato dall’art. 6-bis del Decreto-Legge n. 387/1987, convertito nella Legge n. 232/1990, consente ai militari collocati in quiescenza di ottenere un incremento della base pensionabile attraverso l’attribuzione di sei scatti stipendiali aggiuntivi, con effetti diretti sul calcolo dell’indennità di buonuscita.

Il beneficio è riconosciuto per compensare il lavoro straordinario svolto dal militare nel corso della carriera. L’aliquota applicata per il calcolo di questo incremento è del 2,50% sull’ultimo stipendio percepito al momento della cessazione dal servizio.

Il quadro normativo e il diritto al beneficio

Il diritto ai sei scatti stipendiali è espressamente previsto per il personale delle seguenti categorie:

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  • Polizia di Stato;
  • Polizia Penitenziaria;
  • Guardia di Finanza;
  • Arma dei Carabinieri.

Secondo la normativa vigente, il beneficio è applicato d’ufficio nei seguenti casi:

  • pensionamento per limiti di età;
  • riforma per inabilità al servizio.

Tuttavia, il personale che ha lasciato il servizio anticipatamente attraverso dimissioni volontarie ha spesso ricevuto un calcolo errato del proprio TFS, con l’esclusione del beneficio. Per poter ottenere il riconoscimento dei sei scatti stipendiali, il militare deve rispettare due requisiti fondamentali:

  • aver compiuto almeno 55 anni di età al momento del pensionamento;
  • aver maturato almeno 35 anni di servizio utile ai fini pensionistici.

L’attribuzione dei sei scatti stipendiali incide direttamente sulla base pensionabile e sul calcolo dell’indennità di buonuscita, comportando un incremento medio di circa 10.000 euro nel trattamento di fine rapporto per ciascun beneficiario.

Evoluzione normativa e giurisprudenziale

L’introduzione dell’art. 6-bis del D.L. 387/1987 ha rappresentato un passo avanti per garantire un trattamento di fine servizio più equo al personale delle forze dell’ordine, riconoscendone la specificità e la gravosità delle funzioni svolte. Nel corso degli anni, la giurisprudenza ha consolidato l’interpretazione della norma, ribadendo il diritto dei militari a ottenere l’aumento stipendiale al momento della quiescenza.

Numerose pronunce dei Tribunali Amministrativi Regionali (TAR) e del Consiglio di Stato hanno confermato il diritto dei militari al beneficio, consolidando un orientamento giurisprudenziale favorevole al personale in quiescenza (cfr. Consiglio di Stato n. 1231/2019, Consiglio di Stato Sez. II n. 8243/2024, Tar Friuli Venezia Giulia n. 124/2021, Tar Lombardia n. 1184/2021, Tar Lazio Sez. V n. 9011/2022, Tar Catania n. 1568/2022, Tar Palermo n. 416/2025, tra le altre).

Modalità di richiesta del beneficio e criticità applicative

Per ottenere il riconoscimento del beneficio, il personale interessato deve verificare il rispetto dei requisiti normativi e presentare un’apposita istanza all’ente previdenziale competente, ovvero l’INPS – Gestione Dipendenti Pubblici. Alla richiesta è opportuno allegare la documentazione attestante l’anzianità di servizio e l’età anagrafica, per agevolare l’istruttoria amministrativa.

Nonostante la chiarezza della normativa, nella prassi l’INPS ha spesso negato il beneficio sulla base di interpretazioni errate delle disposizioni di legge, costringendo il personale in quiescenza a ricorrere alle vie legali. Il contenzioso in materia ha portato numerosi militari a ottenere la riliquidazione del TFS grazie alle sentenze favorevoli emesse dai TAR e dal Consiglio di Stato.

Il riconoscimento dei sei scatti stipendiali sul trattamento di fine servizio costituisce un diritto per il personale delle Forze di Polizia e dell’Arma dei Carabinieri che soddisfa i requisiti previsti dall’art. 6-bis del D.L. 387/1987. Tuttavia, a causa di frequenti errori di calcolo e dinieghi ingiustificati, è fondamentale monitorare attentamente la propria posizione previdenziale e, se necessario, intraprendere azioni legali per il riconoscimento del beneficio.

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Essere informati sulle normative e sui propri diritti è essenziale per ottenere il trattamento economico corretto al termine della carriera lavorativa. Il recupero dei sei scatti stipendiali non è solo una questione economica, ma rappresenta anche il giusto riconoscimento per anni di servizio svolti con dedizione e sacrificio nelle forze dell’ordine. Il nostro studio ha già assistito numerosi militari nel percorso di riconoscimento del beneficio, ottenendo con successo oltre 250.000 euro di liquidazioni in favore del personale in quiescenza.

Questo dimostra l’importanza di un’adeguata assistenza legale per garantire il pieno riconoscimento dei diritti economici maturati nel corso della carriera. Se hai bisogno di aiuto, contattaci!





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