EDUCATIVA SCOLASTICA: OLTRE IL DANNO, LA BEFFA! – Clap

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20 February 2025
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 Clap

Con la pubblicazione del Testo Unificato dei ddl 236-793-1141 si consuma l’ennesimo inganno ai danni di migliaia di assistenti all’autonomia e alla comunicazione, a cui era stato fatto intravedere uno spiraglio di possibilità di statalizzazione nei primi disegni di legge in materia, prima del repentino dietro-front, ufficializzato con l’unificazione dei tre ddl originari.

Inizia in questo modo il nuovo anno per i circa 68mila lavoratrici e lavoratori, chiamati con diversi nomi a seconda della regione (educatori/trici, AEC, Oepac, assistenti educativi, Operatori/trici sociali, Asacom) che svolgono il fondamentale servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione di studenti e studentesse con disabilità nelle scuole statali di ogni ordine e grado. Il sistema delle esternalizzazioni, gestito dagli enti locali,
genera condizioni di lavoro gravose per operatrici e operatori, combinandosi con dei contratti collettivi assolutamente insufficienti dal punto di vista retributivo e delle tutele, nonostante i recenti rinnovi. Un combinato disposto, quello tra appalti/accreditamenti e disposizioni contrattuali, che genera lavoro povero, conflitti continui con le cooperative e le associazioni del terzo settore, ore perse, abusi di ogni genere e, non da ultimo, una costante (e comprensibile) fuga dal settore, con il rischio ulteriore di dispersione delle professionalità.

Il sistema delle esternalizzazioni ha, purtroppo, come obiettivo principale, il mero calcolo di sostenibilità di bilancio, con buona pace per l’inclusione sociale e i progetti di vita per le persone con disabilità, per i quali il Governo Meloni, come peraltro tutti i precedenti, spende belle parole, ma poi taglia le risorse finanziarie.

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Ed è così che dopo l’approvazione, nell’estate del 2024, della legge n.65, che istituisce l’ordine professionale e l’albo degli educatori professionali socio-pedagogici (un vero e proprio danno per chi svolge questa professione), arriva anche la beffa dell’unificazione dei disegni di legge che “promettevano” la statalizzazione di chi lavora nei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, all’interno delle scuole pubbliche. Nel Testo Unificato è stato completamente cancellato il riferimento al Ministero dell’Istruzione come ente di riferimento, per il percorso di internalizzazione di questo personale, a favore di un non ben precisato riferimento agli enti locali.

Nella recente audizione in Commissione, l’ANCI ha sottolineato che il Fondo Unico per l’inclusione da cui i Comuni attingono una parte dei fondi per l’assistenza scolastica, è già ora assolutamente
insufficiente per garantire il servizio. E, pertanto, impensabile che gli enti locali possano pensare all’internalizzazione.
Per di più, il Fondo Unico per l’inclusione delle persone con disabilità ha subito un drastico taglio di risorse da parte del Governo passando da 512 milioni del 2024 a 400 milioni per il 2025. Risulta chiaro che dietro questa modifica ai disegni di legge ci sia la volontà di “buttare la palla in tribuna” da parte delle forze politiche, disattendendo puntualmente quanto promesso in campagna elettorale.

Come organizzazioni sindacali, che da anni lavorano in rete per supportare le lotte di chi svolge il “lavoro sociale”, crediamo che quanto sta succedendo in Commissione al Senato sia gravissimo.
Come già affermavamo in occasione dello sciopero nazionale di settore lo scorso 10 Aprile non ci sarà nessun concreto passo in avanti verso una vera
internalizzazione/statalizzazione degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione senza un forte e determinato percorso di rivendicazione e di lotta, animato dagli educatori e dalle educatrici, sia a livello nazionale che a livello territoriale, che sappia darsi continuità e imporre la propria agenda politica.

Per questo invitiamo tutti e tutte a organizzarsi e mobilitarsi, nei propri territori e all’interno della propria cooperativa, e mettersi in rete. Facciamo in modo che con la primavera torni a fiorire la determinazione per un nuovo percorso di lotta contro il sistema degli appalti e per la statalizzazione di chi svolge il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, per la tutela di tutti e tutte coloro che, con vario titolo, varie denominazioni, ma tanta dedizione e professionalità portano avanti questo lavoro tanto bello quanto essenziale.

ADL COBAS – CLAP –
CONFEDERAZIONE COBAS – CUB – SIAL COBAS – SGB



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