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tutti gli appuntamenti per sabato 14 e domenica 15 dicembre – Lavocedigenova.it #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


EVENTI

PRESEPE DI PENTEMA

Fino al 6 gennaio

Dal 14 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, si potrà visitare il presepe di Pentema, il caratteristico borgo della Val Trebbia. La rappresentazione della Natività, con personaggi a grandezza naturale in costumi ottocenteschi, è allestita tra le stradine e le case del borgo, riproducendo scene di vita quotidiana. Il presepe sarà visitabile nei fine settimana e durante le festività natalizie, con orario 10-17. L’iniziativa è parte del “Passaporto dei Presepi Genovesi”. Sono disponibili trekking guidati e punti ristoro. Per maggiori informazioni: Pentema.it.

MERCATINI DI NATALE

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Fino al 6 gennaio

Con l’arrivo del periodo natalizio, Genova si trasforma in un magico paese delle meraviglie, con incantevoli mercatini di Natale che spuntano in tutta la città. Dalle bancarelle tradizionali alle fiere festive, i visitatori possono trovare una vasta gamma di regali unici, artigianato locale e deliziose prelibatezze. Qui la guida completa a tutti i mercatini di Natale di Genova per il 2024.

35° MERCATINO DI SAN NICOLA


Fino al  23 dicembre 

Con quella del Natale 2024 il Mercatino di San Nicola taglia il traguardo delle trentacinque edizioni.

Una storia che si intreccia con la beneficenza e che, dal prossimo 30 novembre, torna a ripetesi nella consueta cornice di piazza Piccapietra.

Trentacinque anni, appunto, che rendono il mercatino legato all’artigianato e alla solidarietà il più longevo della tradizione natalizia. Organizzato e gestito da volontari, il Mercatino di San Nicola donerà il ricavato finale in beneficenza.

Sempre fitto il calendario degli spettacoli sul palco di San Nicola. Dalle voci alpine del Coro Monte Cauriol (sabato 30 novembre) al bluegrass degli Highway12 (domenica 1), passando dal folk genovese dei Barbagrammi (venerdì 20) ai raffinati giri di basso di Bob Callero (sabato 21) per chiudere con i ritmi giamaicani dei The Marciellos (sabato 21). Completano il programma: Coro Daneo (domenica 1), Sobrason (venerdì 6), Makasoundsystem (venerdì 6), La Plokeria (sabato 7), La Formula 2.0(domenica 8), Special Sound (giovedì 12), Viento del Sur e Trio Aku(venerdì 13), Tassi d’Irlanda e Robstan (sabato 14), Coro Canto Libero e The Moochers + Mash Up (domenica 15), Trio Oblique (venerdì 20), Circolo mandolinistico Risveglio e Arselle Surf (domenica 22).

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Tante le scuole in visita al mercatino, con oltre quarantaquattro classi già prenotate. I bambini saranno inoltre protagonisti nei pomeriggi domenicali con le attività pensate per loro (laboratori, trampoli, clown). Come sempre la cucina del Mercatino, quest’anno affidata alla Casa-famiglia “La Dimora Accogliente”, sfornerà primi e panini per le pause pranzo, mentre durante i weekend spazio alle Sagre del mercatino: dal minestrone alla polenta, dal gulash ai panini con la salamella. Il Mercatino quest’anno è “Whamageddon free”: tutti quelli che si divertono partecipando alla sfida social potranno bersi una cioccolata calda al coperto senza timore di ascoltare “Last Christmas”.

FIERA DEL LIBRO

Fino al 6 gennaio 

Fino a lunedì 6 gennaio in Galleria Mazzini torna il consueto appuntamento con la Fiera del Libro

L’evento, rivolto a tutta la comunità genovese amante della lettura e del collezionismo, rimarrà aperto al pubblico tutti i giorni, fatta eccezione del 25 dicembre e il primo dell’anno 2025, dalle 9.00 alle 19.30.

Come da tradizione, saranno presenti diversi firmacopie e ai partecipanti l’offerta proposta sarà diversificata tra libri nuovi del panorama contemporaneo, usati ma anche antichi per tutti i collezionisti, ma anche CD, DVD, vinili e stampe per tutti i gusti. 

La ‘Fiera del Libro’ è uno tra gli spazi culturali offerti più affascinanti della città, organizzata fin dal 1926 e che ha reso Genova nel 2023 ‘Capitale Italiana del Libro’, capace di proporre tanti generi nascosti e talvolta poco conosciuti, divenuta ormai un noto appuntamento imperdibile per tutti i genovesi. 

ATELIER MELINA

Sabato 14 dicembre

Girando per Genova è capitato a tutti, almeno un a volta, di imbattersi in una delle opere di Melina Riccio. Artista dalla grande potenza evocativa, amata e criticata allo stesso tempo, è conosciuta per le sue creazioni realizzate con oggetti di scarto: scampoli di tessuto, fiori secchi, riviste accartocciate e scritte colorate che parlano d’amore, di Dio, di ambiente, di pace e di umanità. 

E proprio queste opere troveranno spazio nella Galleria Gaspare DeFiore, all’interno del Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova, all’’Atelier Melina’, aperto dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 a ingresso gratuito.

Questo spazio sarà aperto gratuitamente dall’11 al 14 dicembre 2024 e offrirà un’opportunità straordinaria di entrare in contatto con la sua vibrante personalità.

NATALE INSIEME A BUSALLA

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Fino al 24 dicembre

Torna, anche quest’anno, “Natale Insieme a Busalla”, il ricco programma di eventi natalizi a cura di Comune di Busalla, Pro Loco e Civ Il Ninfeo che, per oltre un mese, animerà l’intero paese al centro della Valle Scrivia tra spettacoli, concerti, mostre, esibizioni, animazione per bambini e aperture prolungate dei negozi.

Tra gli appuntamenti più attesi dell’intero programma, c’è il concerto di Dado Moroni e Andrea Bacchetti domenica 15 dicembre, alle ore 21 alla Sala della Musica di Villa Borzino: “Due pianoforti… un’anima sola”, contaminazioni tra musica classica e jazz da parte di due tra i più grandi pianisti italiani, sotto la direzione artistica di Giovanna Savino (biglietto di ingresso 20 euro).

Continuano, poi, anche i Mercatini di Natale di piazza Macciò nelle tradizionali casette di legno dove sarà possibile acquistare tante idee regalo e rifocillarsi con cioccolata calda, vin brulé, panini e crêpes. Restando in centro, sabato prossimo, 14 dicembre piazza Colombo ospiterà delle curiosecreazioni natalizie con le motoseghe, esibizione artistica e scenografica di lavorazione del legno decisamente particolare, e per tutte le vie del paese è in programma nello stesso giorno una grande caccia al tesoro. All’indomani, domenica 15 dicembre, ancora intrattenimento per bambini in piazza Macciò e via Vittorio Veneto con l’arrivo di Babbo Natale in motocicletta e uno spettacolo di bolle di sapone e teatro di figura.

EXHIBRICKS CHRISTMAS EDITION

Sabato 14 e domenica 15 dicembre

Sabato 14 dicembre (ore 10-19) e domenica 15 dicembre (ore 10-18) Villa Bombrini sarà nuovamente teatro di “ExhiBricks Christmas Edition – Mattoncini a Genova”, una straordinaria esposizione dedicata alle costruzioni realizzate con mattoncini Lego. L’evento, organizzato da LiguriaBricks, sarà ad ingresso gratuito.

La manifestazione, rivolta a tutte le età, è un’occasione per condividere la passione per il celebre sistema a incastro e scoprire le infinite possibilità creative offerte dai Lego. I visitatori potranno ammirare numerose opere originali a tema natalizio, oltre a divertirsi in aree gioco e partecipare alla sessione “build&buy”.

WINTER PARK

Fino al 19 gennaio

Il Winter Park torna a Genova dal 6 dicembre 2024 al 19 gennaio 2025 a Ponte Parodi, con oltre 100 attrazioni per grandi e piccoli. Tra le novità spiccano Eclipse, una torre alta 50 metri, e Galaxy 360, un pendolo che regala emozioni a testa in giù. Il parco, aperto nei giorni feriali dalle 15 alle 24 e nei festivi dalle 10.30 alle 24, offre anche truccabimbi, animazioni, e la possibilità di vincere Golden Ticket per un accesso illimitato alle attrazioni. Il Winter Park si conferma un evento centrale delle festività natalizie genovesi.

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Domenica 15 dicembre

Domenica 15 dicembre 2024, si terrà l’evento “Tutti in bicicletta con Babbo Natale” rivolto ai bambini dai 6 ai 12 anni accompagnati dai genitori. Il percorso di 6,5 km partirà alle ore 9 dal Monumento di Quarto, passando per Quinto e Nervi con una sosta ai Giardini di Quinto per focaccia e bibite. Obbligatorio l’uso del casco. A tutti i partecipanti sarà donato un cappellino di Babbo Natale e saranno sorteggiati premi. Il ricavato delle iscrizioni, del costo di 5 euro a bambino, andrà all’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini.

ARENZANO, NEL REGNO DEL NATALE

Fino al 6 gennaio

Torna la magica festa di Natale, avvolta da melodie, un’invasione di elfi, mercatini, presepi e l’incanto del circo di strada.

Il clou delle feste sarà il 14 dicembre. Per la prima volta ad Arenzano, un gioco di ruolo che coinvolgerà più di 100 bambini in “Chi ha incastrato Babbo Natale?”.L’impresa è epica: salvare Babbo Natale dal perfido Grinch ma per farlo occorrerà trasformarsi in Elfi e Folletti. Alle 16.00 il Comune e l’Associazione Torre dei Saraceni celebrano la tradizione popolare tipicamente ligure del Confuoco, con il brindisi nella Sala del Consiglio comunale e la sfilata musicale alla Banda “A. Parodi” Città di Arenzano.

Domenica 15 dicembre. Il Sipario Strappato mette in scena il Natale con lo spettacolo per bambini “Il Canto di Natale” con la “Compagnia del Teatro dell’Ortica”, alle ore 17.00.

Sabato e Domenica 21 e 22 dicembre. Danzatrici incantate, trapezisti sospesi su tessuti eterei, trampolieri e bolle di sapone fluttueranno nell’aria, regalando due spettacoli unici per ciascuna delle due giornate. E’ il Circo Incanto che torna dopo il successo dell’anno scorso.

Non possono mancare i concerti cari alla tradizione. Il 21 dicembre si tiene il 52^ Concerto di Natale del Coro G.B. Chiossone e il 28 dicembre il Concerto di fine anno al Santuario Gesù Bambino che chiude la stagione concertistica dell’Accademia Musicale di Arenzano.

31 dicembre. Quest’anno il Capodanno è a misura di tutti: famiglie e compagnie di amici. Basta aver voglia di divertirsi in Piazza XXIV Aprile con la Baby Dance e la comica Corinna Grandi che porta in scena lo spettacolo di stand up comedy. Il Dj set ci traghetterà alla mezzanotte per brindisi e panettone offerti dal Comune di Arenzano.

Chiudiamo le feste con un doppio spettacolo itinerante per i piccoli “Aspettando la Befana” il 4 gennaio e il 6 gennaio quando la Befana arriva davvero.

Il programma, le informazioni su costi e prenotazioni, organizzatori e orari, si trovano sul sito arenzanoturismo.it e contattando il numero whatsapp di ArenzanoTurismo 3313614223

NATALE AL MUCE, LE TRADIZIONI DELLA VALPOLCEVERA

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Sabato 14 e domenica 15 dicembre

In occasione delle festività natalizie, per tutto il mese di dicembre e fino ai primi di gennaio, il MUCE-Museo Certosa di Genova proponeattività speciali per famiglie e adulti, con laboratori e visite accompagnate che mirano a stimolare l’interesse verso la storia, l’arte, le tradizioni e il territorio, favorendo al contempo la scoperta e la creatività. Le proposte, curate dalla Rete ATS, spaziano su tematiche storico-scientifiche, che esplorano i principali ambiti del Museo: botanica, geologia, scienze naturali, storia e archeologia. Ogni laboratorio si svolge in modalità hands-on, partendo dalla narrazione dei reperti museali per arrivare alla parte pratica, dove i/le partecipanti imparano facendo. L’iniziativa “Natale al MUCE, le tradizioni della Val Polcevera” ha ricevuto il patrocinio finanziario del Comune di Genova -Municipio V Valpolcevera.

Sabato 14 dicembre alle ore 14:30 è la volta di “Ninna Nanne e tradizioni del mondo” (0-6 anni). In questo incontro si scopriranno le tradizioni natalizie di diverse culture legate al solstizio d’inverno, un’occasione per un viaggio attraverso il mondo in un’atmosfera di festa.

Domenica 15 dicembre alle ore 10:00 si terrà il laboratorio “Un pomeriggio come gli antichi romani” (3-6 anni). I piccoli/le piccole partecipanti esploreranno la vita degli antichi romani, dalle loro abitazioni alle abitudini quotidiane, e realizzeranno una lucerna in argilla da portare a casa come ricordo dell’attività. Sempre domenica 15 dicembre alle ore 15:00 avrà luogo il laboratorio “Far luce al tempo dei romani” (6-12 anni). i bambini e le bambine scopriranno le lucerne romane e realizzeranno la propria in argilla, sperimentando la tecnica dello stampo, proprio come facevano gli antichi artigiani. Info, costi e modalità di prenotazione al seguente link: https://www.solidarietaelavoro.it/evento/natale-al-muce/

PEPITA’S WINTER WONDERLAND

Sabato 14 e domenica 15 dicembre

ARCI Pepita Ramone festeggia sei anni di attività con un weekend ricco di eventi in Piazza Valoria, il 14 e 15 dicembre. L’associazione di promozione sociale ha organizzato una serie di iniziative aperte al pubblico, pensate per coinvolgere tutte le età e offrire un’esperienza creativa e divertente.

Il programma inizia sabato 14 dicembre, dalle 15 alle 17, con “La Città di Carta d’inverno”, un laboratorio creativo con la carta, realizzato in collaborazione con Per Inciso. Il laboratorio è rivolto a partecipanti di tutte le età, e le creazioni prodotte saranno utilizzate per un’installazione collettiva che verrà allestita il giorno successivo. A seguire, ci sarà una merenda per tutti i partecipanti, accompagnata da un’area truccabimbi, per aggiungere un tocco di colore e divertimento alla giornata. La partecipazione alle attività del sabato prevede una donazione di 5 euro a persona, con la merenda inclusa.

Domenica 15 dicembre, dalle 11 alle 20, si terrà una mostra mercato con dodici espositori tra illustratori, artigiani, fotografi ed editori, tra cui Viviana Giovannini, Naminiel, Carla De Fortis, From Ghetto to Ghetto, Chiara Biasotti, Duddu, Maria Cesare, Francesca Napoli, Cristiano Baricelli, Luca Imperatore Antonucci, Pepita Ramone, Logologia e Bookowski. Sarà inoltre possibile partecipare a una lotteria con premi legati alle opere degli espositori. Durante la giornata verranno offerte una merenda e un aperitivo, e sarà possibile ammirare il “Paesaggio invernale di carta”, creato durante il laboratorio del sabato. Infine, non mancheranno sorprese che arricchiranno ulteriormente l’evento.

Questo weekend rappresenta un’opportunità unica per vivere Piazza Valoria in un’atmosfera di festa e scoperta artistica, ideale per chi cerca un modo originale di trascorrere il fine settimana.

RAPALLO CHRISTMAS FESTIVAL

Fino al 6 gennaio

Rapallo si prepara a vivere il Natale grazie a “Rapallo Christmas Festival” cartellone di eventi  in programma in città dal 7 dicembre al 6 gennaio organizzato da Espansione Eventi (Paola Savella) con la direzione artistica di Matteo Monforte e la collaborazione delle Musae Novae (Enrica Corsi).  Circa 70 eventi dislocati in 12 zone – tra spettacoli, laboratori, giochi – tutti con un unico scopo: far vivere ai bambini la magia del Natale.

Il cuore pulsante del Festival sarà Parco Canessa che diventerà un luogo magico grazie alla sua suggestiva illuminazione, alle postazioni per i laboratori ma soprattutto perché ospiterà la Casa di Babbo Natale dove i bimbi potranno anche imbucare le loro letterine. Non solo, la presenza di un palco per ospitare gli spettacoli, consentirà ai bambini di stimolare la loro fantasia e il divertimento. Il primo appuntamento di Rapallo Christmas Festival sarà sabato 7 dicembre: alle 15:30 concerto sinfonico dell’Orchestra Sibelius nella Basilica dei SS Gervasio e Protasio; alle ore 16:30 il grande gala di apertura con un’allegra sfilata che partirà dal Chiosco della Musica e arriverà al Parco Canessa via via accendendo gli alberi di Natale posizionati sul percorso; a concludere, il concerto del Coro dei 300 bambini della Scuola Pascoli. 

Tra le iniziative spiccano le dirette dal Parco Canessa di Radio Carega, i laboratori teatrali de La Perla del Tigullio che si concluderanno con uno spettacolo vero e proprio aperto al pubblico; il tradizionale Confuoco la mattina del 28 dicembre presso l’Oratorio dei Bianchi; la vigilia di Natale con Babbo Natale per le vie del centro e il concerto itinerante del Corpo Bandistico Città di Rapallo; il Veglione di Capodanno il 31 dicembre al Chiosco della Musica “Midnight in Rapallo” e l’arrivo della Befana il 6 gennaio 2025 con il Circolo Pescatori Rapallesi.

UN NATALE DA FAVOLA

Domenica 15 dicembre

Domenica 15 dicembre, alle ore 15, la Parrocchia San Rocco di Recco diventerà il suggestivo palcoscenico per il concerto “Un Natale da Favola”. Si esibiranno gli allievi della “Scuola di Musica Moderna” di Barbara Firrarello, permettendo al pubblico di trascorrere un pomeriggio tra musica e atmosfera natalizia, l’ingresso è gratuito. “Siamo lieti di aver concesso il patrocinio a questo evento, che sarà un momento di bella musica da condividere con tutta la cittadinanza e gli amanti del canto corale” commenta il sindaco Carlo Gandolfo.
Oltre agli allievi della “Scuola di Musica Moderna”, è prevista l’esibizione degli studenti di pianoforte della maestra Antonella Romano, presidente dell’associazione Endecalineo di La Spezia.
L’evento, organizzato in collaborazione con la Parrocchia San Rocco e la Pro Loco di Recco, e patrocinato dal Comune di Recco, è l’occasione per immergersi nell’atmosfera natalizia, lasciandosi trasportare dalle esibizioni degli allievi di tutte le età. Saranno infatti una cinquantina i coristi, dai 3 anni in su, che si esibiranno in canti corali, spaziando dalla musica adatta ai bambini fino alle melodie natalizie della tradizione.
La “Scuola di Musica Moderna”, diretta dalla maestra Barbara Firrarello, insegnante di canto, cantante e organizzatrice di eventi musicali, con sedi a Recco e Sestri Ponente, offre un’ampia gamma di corsi, dal propedeutico per i più piccoli, al canto moderno, alla chitarra e al pianoforte.

NATALE ALL’ACQUARIO VILLAGE

Fino al 6 gennaio

L’Acquario di Genova organizza dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025un palinsesto di appuntamenti speciali per approfondire la conoscenza delle scogliere coralline all’interno del nuovo percorso tematizzato dedicato a SpongeBob, la spugna gialla più amata da grandi e piccini protagonista dell’omonima serie tv in onda sui canali Nickelodeon e Super!; due appuntamenti con la Notte con gli squali per i più piccoli sabato 7 e domenica 22 dicembre; dal 26 dicembre al 6 gennaio il percorso guidato Dietro le quinte con 6 appuntamenti quotidiani; il 31 dicembre un’esclusiva proposta di serata per il Capodanno per aspettare l’arrivo del nuovo anno immersi nella magia del mare. La Città dei Bambini e dei Ragazzi, di cui il 2 dicembre ricorre il secondo anniversario dalla riapertura nella sua nuova veste di experience museum dedicato ai cinque sensi, aspetta i suoi giovani visitatori con le loro famiglie con un palinsesto quotidiano di science snack dal 26 dicembre al 6 gennaio di cui alcuni a tema Tartarughe Ninja, presenti lungo il percorso con postazioni per far conoscere l’astuzia di Raffaello, Leonardo, Donatello e Michelangelo e mettere alla prova, attraverso quiz e giochi, le abilità ed i cinque sensi di bambini e ragazzi in visita.

Tutti i dettagli degli appuntamenti sono disponibili su www.acquariodigenova.it

NATALE AI MUSEI DI STRADA NUOVA – PALAZZO ROSSO

Domenica 8 dicembre

Domenica 8, 15 e 22 dicembre alle ore 15:00, Solidarietà e Lavoro coinvolgerà le famiglie in una attività che, attraverso il gioco e la lettura, farà conoscere ai ragazzi alcuni personaggi storici della dinastia Brignole-Sale e visitare le sale più suggestive del palazzo.

L’attività, dal tiolo “Che pasticcio di Natale!”, prevede momenti di lettura interattiva e una divertente caccia al tesoro, che unirà le storie dei personaggi storici alle tradizioni natalizie e alla ricetta del pandolce genovese. Verrà realizzata una riscrittura creativa di “Canto di Natale” di Dickens e la protagonista del racconto sarà la giovane “cuoca” ritratta da Bernardo Strozzi.  Questa la storia: la Vigilia di Natale la giovane trascorre una notte agitata, preoccupata per non avere idea di che dolce realizzare per il pranzo dell’indomani. Le verranno in sogno tre proprietari di Palazzo Rosso: Anton Giulio I, Anton Giulio II e MariaBrignole – Sale “duchessa di Galliera”. I tre nobili racconteranno alcune tradizioni natalizie dei loro tempi, che prevedevano l’utilizzo di tre ingredienti: farina, pinoli e arancia. Questi sono tre ingredienti cardine del pandolce, dessert che la cuoca realizzerà per Natale, grazie a questa miracolosa ispirazione.

I ragazzi parteciperanno attivamente alla lettura della storia e dovranno andare alla ricerca di questi ingredienti nel corso di una caccia al tesoro in alcune sale designate del museo. Terminata l’attività, il gruppo si sposterà per la merenda nei locali di Gelatina, dove finalmente potranno assaporare una fetta di pandolce.

Per informazioni, costi attività e prenotazione è necessario collegarsi al seguente sito: https://www.solidarietaelavoro.it/evento/che-pasticcio-di-natale/

NATALE NEI BENI DEL FAI

Fino al 6 gennaio

In occasione del Natale 2024, il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETSinvita a vivere la magia di questo periodo dell’anno nei suoi Beni aperti al pubblico, luoghi speciali che testimoniano la straordinaria ricchezza e varietà culturale e paesaggistica che il nostro Paese esprime. 

I giorni di festa, trascorsi insieme alle persone a noi più care, sono un’ottima opportunità per visitare i Beni del FAI in tutta Italia, addobbati e decorati per le festività natalizie, e scoprire le tante storie e meraviglie che custodiscono, oltre che per trascorrere tempo libero di qualità grazie alle numerose iniziative a tema che verranno organizzateper adulti e bambini: castelli, abbazie, parchi storici, aree naturalistiche, ville e palazzi signorili apriranno le loro porte e sorprenderanno i visitatori con allestimenti di presepi artistici, mercatini di prodotti artigianali ed eccellenze gastronomiche, incontri incentrati suantiche tradizioni, laboratori creativi, concerti, degustazioni, visite speciali e tanto altro.

Per cinque domeniche – 8, 15, 22, 29 dicembre e 5 gennaio 2025 – sarà possibile vivere la magia del Natale tra le sale di Casa Carbone, addobbata per l’occasione con l’albero, il presepe e le luci, e partecipare a interessanti visite guidate (ore 10.15-11.15-12.15), arricchite da appuntamenti speciali per adulti e bambini, organizzati alle ore 17 e diversi per ogni giornata di evento. 

Le festività natalizie sono un’ottima occasione per visitare anche l’Abbazia di San Fruttuoso, che nei mesi di dicembre e gennaio sarà aperta dal martedì alla domenica e i lunedì festivi dalle ore 10 alle 15.45 (ultimi ingressi entro le ore 15), condizioni meteo marine permettendo. Dal 7 dicembre al 16 febbraio 2025 nella chiesa abbazialesarà allestito il presepe donato dall’Associazione “Gli Amici del Presepe”di Camogli, arricchito dal gruppo della natività in terracotta di manifattura napoletana acquistato al mercatino di San Nicola a Genova.

FESTIVITÀ 2024-25 AL GALATA MUSEO DEL MARE


Fino al 4 gennaio 2025

Il Galata Museo del Mare di Genova propone un ricco programma di attività per le festività natalizie, dal 1° dicembre 2024 al 4 gennaio 2025. In programma laboratori, visite guidate e attività per famiglie e bambini, con orari estesi per il periodo natalizio.

Dal 12 dicembre 2024 al 19 gennaio 2025, sarà inoltre visitabile la mostra fotografica “L’acqua e le sue forme”, curata dal Circolo Fotografico Unitre Genova, inclusa nel biglietto d’ingresso.

Tra le attività più attese: il laboratorio “The Sailor’s Chest” (1, 7, 15, 22, 29 dicembre e 4 gennaio), rivolto a famiglie con bambini dai 4 anni, e “Noci a Vela” (8, 27 dicembre e 3 gennaio), un laboratorio di modellismo per bambini dai 7 anni. Per gli adulti, sono previste visite guidate come “Regge galleggianti” (8, 27 dicembre e 3 gennaio), che esplora lussuose navi nobiliari.

Tutte le attività hanno un costo di 6 euro a bambino e richiedono la prenotazione entro due giorni prima.

Il museo osserverà orari speciali durante le festività, con aperture il 25 dicembre e il 1° gennaio dalle 14:00 alle 19:00. Per maggiori informazioni e prenotazioni: accoglienza@galatamuseodelmare.it.

MUSICA E SPETTACOLI

MARIO BIONDI IN CONCERTO

L’atmosfera magica del teatro Ivo Chiesa, uno dei teatri più affascinanti d’Italia, saluterà Mario Biondi per l’ultima tappa del suo acclamato Crooning Tour

Domenica 15 dicembre, alle ore 21,00, il palcoscenico genovese sarà quello scelto per chiudere un viaggio musicale che ha emozionato l’Italia e il mondo.

Promosso da Aluha in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova, questo evento rappresenta non solo il gran finale di un tour che ha fatto sold-out ovunque, ma anche un’occasione unica per godere della voce calda e inconfondibile di Biondi in un’atmosfera intima e raccolta, impreziosita dalla nuova formazione in trio.

CHIESE IN MUSICA

Sabato 14 dicembre

Prosegue la rassegna “Chiese in musica“, in collaborazione con la Curia, un’opportunità unica per immergersi nella ricchezza culturale di Genova, godendo di performance musicali di alta qualità in suggestive cornici architettoniche. Occasione imperdibile è il concerto di campane in piazza San Lorenzo, sabato 14 dicembre alle 11,00 e alle 15,00. L‘Associazione Campanari Liguri si esibirà dal vivo su una struttura a terra, offrendo al pubblico un’esperienza sonora unica nel suo genere.

MATHILDE  

Sabato 14 e domenica 15 dicembre

Mathilde è lo spettacolo in scena alla Sala Campana del Teatri di S. Agostino, sabato 14 dicembre alle ore 20,30 e domenica 15 dicembre alle ore 18,30. Mathilde è un testo di Veronique Olmi, una delle autrici teatrali più apprezzate in Francia. E’ la messa a nudo dello schema di ogni relazione, sentimentale o meno; una riflessione profonda all’insegna della più crudele sincerità, senza sconti, senza risposte preordinate. Con una grande domanda pero’: cambiare ruolo all’interno di una relazione puo’ cambiare il nostro destino?  Mathilde è la storia di due individui che, dopo aver visto sgretolare le mura delle proprie sicurezze coniugali, cercano di assaporare ancora per un attimo il senso rassicurante dell’intero.   Il loro viaggio porterà alla costruzione di una possibilità di futuro. Un futuro senza ipotesi, senza schemi e senza testimoni, forse generato solo dall’istinto di sopravvivenza.  Mathilde, una scrittrice appena uscita di prigione in seguito a una scandalosa relazione con un ragazzo di quattordici anni, torna a casa, del tutto inaspettata.  Pierre, suo marito, un oncologo, uomo razionale e conformista, la accoglie e resta. I due cominciano con fatica a parlarsi, poi prendono gusto a ferirsi reciprocamente, infine danno corpo ad una volontà, sempre più forte, di cercare le ragioni della loro convivenza e verificare se le ferite possano rimarginarsi. I ruoli si invertono. Il medico diventa scrittore e Pierre, carta e penna alla mano, aiuterà la moglie a trasformare la realtà in storia e scriverà la prima bozza del prossimo romanzo di Mathilde, liberandosi dalla maschera di marito tradito per indossarne una nuova.  

CONCERTO DI NATALE DEL CORO SOREGHINA

Sabato 14 dicembre

Il Coro A.N.A. Soreghina, coro ufficiale della Sezione di Genova torna a cantare nella Chiesa di San Donato e lo fa in occasione del suo Concerto di Natale. Durante la serata verranno eseguiti canti della tradizione popolare, di montagna e alpina. L’ingresso è libero.

LE ASTRONAVI IN CONCERTO AL TIQU

Sabato 14 dicembre

Il prossimo 14 dicembre alle ore 21, il teatro Tiqu (piazza Cambiaso 1) ospiterà Le Astronavi, progetto musicale nato nel 2016 e guidato da Gianmaria Rocchi e Stefania Carbonara. La band, che mescola sonorità e visual in modo sperimentale, presenterà dal vivo il nuovo album Moonchild: anticipato dai singoli ‘La ballata di Jack Parsons‘, ‘Hyper Chaos‘ e ‘Fondiamo una setta‘, questo disco esplora storie di personaggi legati all’occultismo e alla controcultura, immergendo il pubblico in una narrazione avvincente e fuori dall’ordinario.

DIAMANTI GREZZI – Musica nelle periferie

Sabato 14 dicembre

Sabato 14 dicembre si conclude l’edizione 2024 di DIAMANTI GREZZI – Musica nelle periferie, con un workshop musicale alle 10,30 alla Casetta ambientale di Begato (Municipio 5), condotto dai giovani musicisti del BPMS Trombone Quartet insieme ai ragazzi della Scuola della Pace della Comunità di Sant’Egidio Liguria, tutti studenti della scuola secondaria di primo grado di Begato. Alle 17 poi il terzo e ultimo concerto, CONCERTO FINALE DIAMANTI GREZZI, alla Casa di Quartiere di Certosa, nel Municipio 5 Valpolcevera, sempre con i BPMS Trombone Quartet.
Il programma da loro proposto è davvero bello e vario, un viaggio musicale con il suono di questo particolare strumento da Rossini, Verdi, Debussy, Rimsky Korsakov sino a Gershwin, Lennon e McCartney . 

MOSTRE E MUSEI

IMPRESSION, MORISOT

Fino al 23 febbraio

Oggi pochi sono al corrente che tra i fondatori del movimento che maggiormente ha riscritto i canoni artistici ci fosse anche una donna e proprio a Berthe Morisot è dedicata la mostra sarà visitabile dal 12 ottobre  a Palazzo Ducale. Un’esposizione che celebra la vita di una pittrice, troppo spesso dimenticata o troppo poco conosciuta e lo fa nel centocinquatesimo anniversario della fondazione del movimento.

‘Impression, Morisot’ è la prima mostra in Italia che celebra la figura di questa grande donna ed è nata dalla collaborazione tra Palazzo Ducale e il Museo di Belle Arti Jules Chéret.  Novanta opere capaci di sintetizzare la pennellata, l’ispirazione e la composizione della pittrice francese grazie a un’accurata selezione arricchita dai prestiti inediti degli eredi di Morisot. Il percorso attraverso le undici sale di Palazzo Ducale, visitabile fino al prossimo 23 febbraio 2025, vuole anche raccordare l’influenza che i soggiorni in Riviera hanno avuto su Morisot, rapita dai colori e dalle influenze della luce che si tramutano in opere dalla pennellata libera.

LISETTA CARMI, IL CUORE RIBELLE DELLA FOTOGRAFIA DEL DOPOGUERRA IN MOSTRA A PALAZZO DUCALE

Fino al 28 gennaio 

Dal 22 ottobre al 28 gennaio 2025, il Sottoporticato di Palazzo Ducale di Genova ospita una grande retrospettiva dedicata a Lisetta Carmi, in occasione del centenario della sua nascita. La mostra, intitolata ‘Molto Vicino, Incredibilmente Lontano’, celebra una delle figure più importanti della fotografia italiana del dopoguerra. Autodidatta, Carmi ha iniziato il suo percorso come fotografa a Genova nei primi anni Sessanta, dove il suo lavoro divenne un mezzo per raccontare le storie degli ultimi e per dare voce a chi non ne aveva. 

L’ACQUA E LE SUE FORME

Fino al 19 gennaio

Ha aperto al pubblico giovedì 12 dicembre, nella Saletta dell’Arte del Galata Museo del Mare di Genova, “L’Acqua e le sue forme”, mostra fotografica organizzata dal Circolo Fotografico UniTre di Genova, che sarà visibile, con il biglietto d’ingresso al museo, fino al 19 gennaio 2025. Tema delle 38 opere esposte, così come suggerito dal titolo, è l’acqua, in tutte le sue forme, la sua costante e fondamentale presenza nelle nostre vite, ma anche le problematiche che derivano dall’eccesso o dalla mancanza di questo essenziale elemento. La mostra sarà visitabile fino al 19 gennaio 2025 con il biglietto d’ingresso del Museo.

OTTOMANI, BARBARESCHI, MORI E ALTRE GENTI DELL’ARTE A GENOVA

Fino al 26 gennaio

Cinquantadue opere tra tele, bozzetti, disegni, sculture e libri, per raccontare il legame tra Genova e l’Oriente, indagandone il fascino per scoprire una complessità di rapporti troppo spesso ignorata: questo l’intento di ‘Ottomani, Barbareschi, Mori e altre genti dell’arte a Genova, mostra che conclude le celebrazioni per i vent’anni di apertura di Palazzo Lomellino, visitabile e fino al prossimo 26 gennaio.

L’affascinante palazzo di via Garibaldi accoglie un percorso espositivo che vuole mettere in luce i legami tra la Superba e l’Oriente, raccontando le suggestioni delle culture lontane, la percezione degli Ottomani e non solo, evidenziando un ricco e complesso scambio di influenze. 

Tramite opere di collezioni pubbliche e private, come i disegni del Louvre o le tele del museo di Capodimonte, si potrà ripercorrere la storia di Genova e quella dei suoi legami via mare, riscoprendo il fascino del diverso a cui si intreccia la paura per ciò che non si conosce, sentimento che muta nel corso delle epoche.

Curata da Laura Stagno e Daniele Sanguineti dell’Università di Genova, con il contributo di Valentina Borniotto, l’esposizione raccoglie manufatti artistici dal Cinquecento al Settecento. La collezione mette in dialogo le opere di celebri artisti genovesi, come Paggi, Carlone e Castiglione, con capolavori di autori internazionali come Paolo Veronese e Francesco Solimena, offrendo una visione ricca e sfaccettata dell’immagine del ‘Turco’ come nemico, con particolare riferimento al ruolo di Andrea Doria e alla celebre battaglia di Lepanto; la “missione diplomatica” di Giovanni Agostino Durazzo presso la corte ottomana; l’attrazione per gli oggetti e i costumi orientali; e la raffigurazione della vita quotidiana degli schiavi a Genova. La mostra si sviluppa in sezioni tematiche che tracciano le trasformazioni culturali e artistiche dei secoli, documentando la curiosità e il rispetto per le influenze straniere.

IVO SAGLIETTI – UN FOTOGRAFO IN CAMMINO

Fino al 31 dicembre 

Aprirà a Genova Giovedì 14 Novembre 2024 alle ore 18, negli spazi espositivi di Palazzo Grillo – Primo Piano, la mostra fotografica Ivo Saglietti. Un fotografo in cammino, promossa dall’Associazione Archivio Saglietti APS e curata da Giovanni Battista Martini e Federico Montaldo, con il sostegno di Camera di Commercio di Genova e con il patrocinio del Comune di Genova.

La mostra presenterà circa quaranta fotografie “vintage” originali in bianco/nero e materiali di corredo, una prima grande retrospettiva per ricordare la figura e l’opera di questo grandissimo fotografo, schivo e silenzioso, nel primo anniversario della sua scomparsa proprio nella città dove aveva scelto di vivere e che oggi ospita il suo archivio. Costantemente sorretto da un forte senso etico, Ivo Saglietti ha da sempre orientato il suo sguardo e il suo obiettivo verso la parte più sofferente dell’umanità, percorrendo ed abitando le strade di Paesi in situazioni di crisi e di conflitto per raccontarne il dolore, ma anche la resistenza e la speranza.

Le sue opere sono state esposte in numerose mostre in sedi importanti in Italia e all’estero e i suoi reportages hanno conquistato il World Press Photo Award – uno dei premi internazionali più prestigiosi nel campo del fotogiornalismo – nel 1992 e due menzioni d’onore allo stesso concorso nel 1999 e nel 2011.

La retrospettiva genovese si propone di indagare e valorizzare, ad un anno dalla scomparsa e in un momento tanto delicato per l’intero scenario internazionale, il prezioso contributo di Saglietti al fotogiornalismo , italiano e non solo ; un contributo mai distaccato né univocamente documentativo; un lavoro profondo, mai autocompiaciuto, sempre rispettoso quanto duro e diretto ; un lavoro drammaticamente attuale nelle domande che ancora pone e nei temi che ha affrontato in oltre quarant’ anni di attività: la guerra e le sue conseguenze sulla popolazione civile, le migrazioni e le frontiere; le grandi questioni del cibo e dell’acqua , i nuovi sfruttamenti della manodopera.

SEGUENDO LA LUCE DELLA STELLA

Fino al 2 febbraio

Quest’anno, oltre al tradizionale presepe meccanico oggi considerato uno dei più antichi d’Italia, che si sviluppa in 40 metri quadrati con oltre 150 movimenti azionati da meccanismi originali, il Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Genova ha anche ideato un percorso dedicato ai presepi per scoprire storie, personaggi e racconti antichi della ricca tradizione ligure. Dalle forme più popolari dei “macachi” di Albisola, si giunge allo sfarzo del presepe aristocratico genovese di Anton Maria Maragliano che racconta la tradizione nella sua interpretazione settecentesca. Sono esposti ben otto allestimenti presepiali.

Infine, è stato scelto di esporre una selezione di quadri che originariamente decoravano chiese e conventi dei frati cappuccini in Liguria che non sono mai stati esposti prima al pubblico. Il visitatore potrà così immergersi in un viaggio all’interno dell’arte pittorica che spazia dal XVI a XIX secolo. Sarà possibile ammirare tra gli altri un bellissimo dipinto di Gio. Andrea De Ferrari dedicato alla Madonna col Bambino e san Felice da Cantalice, una Sacra famiglia di ambito toscano del XVIII secolo e un Sant’Antonio col Bambino del pittore pievese Giulio Benso e una Cristo risorto appare tra gli apostolidi Mattia Preti.

Aperture straordinarie 25, 26 dicembre e 1° gennaio: 16.00-18.30; 6 gennaio: 15.00-18.30 dal martedì alla domenica: 15.00 -18.30, giovedì 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.30 (ultimo ingresso ore 18.00)

Ingresso a offerta.

tel. +39 010 8592759 email. info@bccgenova.org sito. www.bccgenova.it

CULTURA, SPLENDIDI INTRECCI SULLE VIE DELLA SETA. ARTE TESSILE DALL’ASIA CENTRALE E DALLA CINA

Fino al 29 giugno 

Sarà visitabile fino al prossimo 29 giugno, il nuovo allestimento delle civiche Collezioni Tessili a Palazzo Bianco, nei Musei di Strada Nuova, a cura di cura di Andrea De Pascale.

L’esposizione nasce dalla recente donazione alle civiche Collezioni Tessili dei Musei di Strada Nuova di numerosi e preziosi manufatti tessili da parte di Laura Barrai Cucchiaro, che si sono uniti alla sezione di abiti orientali già presenti nelle collezioni civiche.

Un’opportunità per presentare le nuove acquisizioni, per valorizzare manufatti inediti, per proporre sguardi su conoscenze, tecniche e produzioni tessili di millenaria tradizione, ma anche per rievocare i secolari rapporti di Genova con i paesi dell’Asia e gli intrecci culturali che si sono sviluppati.

La mostra è un viaggio affascinante tra vesti, copricapi e accessori dalla fine del XIX agli inizi del XX secolo provenienti dalla Cina, dall’area himalayana, dal subcontinente indiano e dalle storiche regioni del Turkestan, nell’Asia centrale con le leggendarie Samarcanda, Bukhara e Khiva. Un cammino tra porcellane, bronzi, lacche e sontuosi abiti cinesi, tra fotografie storiche e resoconti di viaggio su terre lontane, tra raffinate vesti in seta ikat dai fili variopinti e sfumati, preziosi velluti e broccati spesso arricchiti da elaborati ricami, copricapi dai mille colori e dalle forme più diverse.

Opere che provengono delle aree attraversate dalle Vie della seta, rete di percorsi che durante i secoli hanno messo in contatto l’Oriente e l’Occidente. Dal momento più florido, con l’espansione dell’impero mongolo tra 1215 e 1368 a garantire una grande stabilità economica su una vastissima area, alla fine del XVI secolo, che vede le vie terrestri perdere la loro importanza a favore di nuove rotte commerciali marittime, all’eredità degli scambi sopravvissuta fino al XIX secolo, quando carovane di mercanti continuano a muoversi su percorsi secolari rischiando vite e merci attraverso montagne e deserti.

Il percorso espositivo, oltre ai materiali delle Civiche Collezioni Tessili dei Musei di Strada Nuova, presenta numerose opere provenienti proprio da Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, dal Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone e dal Museo di Storia Naturale Giacomo Doria, fornendo un’occasione di incontro e dialogo tra importanti realtà culturali cittadine e offrendo al pubblico un’eccezionale occasione di sguardo allargato e di possibilità di conoscenza del patrimonio dei Musei civici di Genova.

JOAQUÍN SOROLLA Y BASTIDA: L’IMPRESSIONISTA MEDITERRANEO

Fino al 26 gennaio

Sarà visitabile da giovedì 17 ottobre fino al prossimo 26 gennaio, Joaquín Sorolla y Bastida: l’impressionista mediterraneo, una mostra dialogica tra opere della collezione Frugone e un illustre ospite, che arriva dalla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea: Casa Cavazzini di Udine. Si tratta di Ritorno dalla prima Comunione, un olio su tela del maestro Sorolla datato1892.

I due capolavori conservati al Museo delle Raccolte Frugone e firmati da Joaquin Sorolla Y Bastida, dialogheranno così con una delle opere più significative presenti in una collezione pubblica italiana.

Artista dalla rara abilità di rendere il rapporto tra luce e colore, un colore che esplode di intensità sotto il sole mediterraneo delle spiagge di Valencia, Sorolla è oggi uno dei più apprezzati pittori Impressionisti al di fuori della più nota compagine francese. Amante della natura, e soprattutto del mare, Sorolla mette in scena, senza alcun intento politico o critico, la vita che scorre davanti ai suoi occhi, rendendo esplicito il costante legame che nella seconda metà dell’Ottocento fonde arte e fotografia.

Orari: da martedì al venerdì h 9/19 (ultimo ingresso h 18.30) – sabato e domenica h 9.30/18.30 (ultimo ingresso h 18).

SERPENTI

Fino al 31 dicembre

Da giovedì 25 luglio al 31 dicembre il Museo di Storia Naturale “G. Doria” di via Brigata Liguria 9 ospita la mostra “Serpenti”. Nella grande sala a piano terra del museo sono stati allestiti speciali terrari che ospitano 100 esemplari appartenenti a 50 specie provenienti da tutto il mondo: boa, anaconde, pitoni e tanti altri serpenti. Tutti gli animali provengono da allevamenti e nessun prelievo è stato effettuato in natura.

L’esposizione è arricchita da numerosi pannelli didattici che illustrano gli aspetti morfologici e fisiologici dei serpenti, la sistematica, il commercio illegale delle loro pelli e forniscono notizie interessanti utili a comprendere la loro importanza ecologica. 

All’ordine dei serpenti appartengono circa 3.400 specie; sono rettili dal corpo allungato e privi di zampe che si sono evoluti da lucertole con zampe corte nel periodo Cretaceo. Quasi tutti i serpenti sono carnivori. La pelle non cresce insieme al serpente per cui periodicamente viene cambiata con il processo della muta. La maggior parte delle specie depone le uova, ma alcune costruiscono nidi e li proteggono durante il periodo di incubazione. Questi rettili rappresentano uno dei più antichi e più diffusi simboli mitologici, associati quasi sempre all’immagine del male e del peccato e, ancora oggi, sono spesso vittime di pregiudizi ingiustificati e vengono inutilmente uccisi. 

LUZZATI. IL MEDIOEVO FANTASTICO

Fino al 7 gennaio

Il Medioevo è un filo rosso nell’arte di Lele Luzzati e l’esposizione inaugurata il 3 giugno 2024, per celebrare come ogni anno la data di nascita del Maestro, ne è un esempio tangibile. Da Dante a Jacopo da Varagine, da Boccaccio ad Ariosto, da Tasso a Boiardo e poi ancora Cristoforo Colombo, Marco Polo, i paladini: sono tantissimi i temi e i personaggi medioevali affrontati da Luzzati nella sua carriera di scenografo e costumista, illustratore e scrittore, ceramista e decoratore, autore di teatro e cinema d’animazione (ben due volte candidato all’Oscar). 
E ci sono le città, prima fra tutte la sua Musa, Genova, che sarà esposta in varie raffigurazioni medioevali e poi Roma, Gerusalemme, Napoli, Venezia… Le loro architetture storiche, la loro storia, i loro protagonisti.  
Una esposizione che non può tralasciare anche il contributo che Luzzati diede al cinema, a cominciare dalla sigla animata realizzata per ”L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli (1966). Una mostra approfondita sul Medioevo che comprende anche opere di altri grandi artisti, a cominciare dal mirabile ciclo di 15 ceramiche policrome di Umberto Piombino dedicate a Cristoforo Colombo, concesse gentilmente da ERG a titolo gratuito per la realizzazione dell’esposizione.

Ingresso libero – Orari: giovedì e venerdì, ore 15 – 19; sabato e domenica, ore 10 – 19

LIGHT AND DARKNESS

Fino al 12 gennaio

Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone presenta il nuovo progetto fotografico Light and Darkness, dedicato alle opere fotografiche di due artisti, l’italiano Andrea Lippi e il giapponese Katsuhito Nakazato.

Ospitata, dal 28 settembre al prossimo 12 gennaio, al Museo d’Arte Orientale Chiossone e alla Galleria d’Arte Moderna di Genova, la mostra mette a confronto il punto di vista dei due artisti sulla relazione tra luce e oscurità negli ambienti naturali e urbani del Giappone, al fine di far conoscere e promuovere i luoghi e i contesti del Paese, tra contemporaneità e tradizione, grazie alla fotografia e alla sua capacità espressiva.

Rappresentando idealmente l’antitesi tra luce Light e oscurità Darkness agli artisti vengono attribuite due sedi e due atmosfere diverse.

Ad Andrea Lippi è associata la sezione della luce Light ed espone negli ambienti luminosi e aperti del Museo Chiossone fotografie in bianco e nero realizzate dal 2015 al 2024. Tra i suoi lavori passati spicca infatti il progetto “Lights of Japan”, che l’artista ha sviluppato viaggiando più volte in Giappone negli ultimi dieci anni ed esponendo poi in diverse mostre, sia in Italia che in Giappone, e pubblicando nel 2017 l’omonimo progetto editoriale, grazie anche alla conoscenza con gli storici dell’arte Noriyuki Kai e Midori Sewake. La selezione delle fotografie, a cura di Aurora Canepari, è pensata per entrare in dialogo con le opere d’arte antica esposte nel museo, con cui condividono il grande spazio al piano terra.

Le immagini di Lippi rappresentano il Paese del Sol Levante dalle grandi città di Tokyo e Kyoto, fino al sacro monte Koya e alla neve di Shirakawa, trasmettendo una visione del Giappone tradizionale ma contemporaneo, autentico, estetico, sublimato nei suoi segni più affascinanti. Attraverso il sapiente uso di luci e ombre, Lippi affronta i temi della natura, della spiritualità e della percezione artistica giapponese.

Alle opere di Katsuhito Nakazato, raccolte nella sezione Darkness, si addicono gli spazi del piano ammezzato della Galleria d’Arte Moderna di Nervi dove presenta, per la prima volta in Italia, una selezione di opere tratte da due dei suoi più importanti progetti, De Chirico’s Shadow e Tōkei, selezionate dalla storica dell’arte e curatrice giapponese Miki Shimokawa.
Il progetto De Chirico’s Shadow, in particolare, trova una giusta dimora alla GAM, poiché ispirato da uno dei più importanti artisti italiani dell’arte moderna, Giorgio de Chirico. L’artista, infatti, a dieci anni vide le sue opere e rimase profondamente colpito dal suo mondo onirico e surreale, a metà tra la realtà e i sogni. Anni dopo, da adulto, ogniqualvolta gli sia capitato di incontrare scene dalla stessa atmosfera inquietante, ne ha catturato l’immagine con la sua macchina fotografica. Nel 2002 ha raccolto tutte queste immagini “metafisiche” nel suo progetto editoriale intitolato appunto Kiriko no machi (キリコの街) / De Chirico’s Shadow (L’ombra di De Chirico), premiato nel 2003 con il premio Society of Photography Award. “È interessante – spiega Miki Shimokawa – osservare in un contesto tipicamente italiano come quello di Villa Serra, nei bellissimi parchi di Nervi, il Giappone visto da un fotografo giapponese, ispirato dal mondo surreale di un pittore italiano. Nelle foto di Nakazato non si riconoscono le tipiche caratteristiche del Giappone, al contrario si ha l’impressione che ritraggano un mondo ultraterreno.”
Lo stesso distacco dal Giappone “tipico” lo abbiamo anche nella selezione di opere tratte dal progetto Tōkei, pubblicato nel 2006. Qui l’artista ci svela un luogo insolito di Tokyo, Mukojima, un quartiere che preserva il fascino storico del periodo Showa, prima della Seconda Guerra Mondiale, in un complicato dedalo di vicoli fiancheggiati da vecchie abitazioni in legno, case a schiera (o nagaya), e laboratori. “Vagabondando smarriti per le strade – racconta Nakazato – si percepiscono gli strati accumulati della vita della città. Un paesaggio urbano originale ora scomparso da Tokyo (anzi da tutto il Giappone) torna a vivere, evocando un sospiro nostalgico per cose che ormai sono solo ricordi.” In questi scatti emergono le atmosfere più cupe dell’artista, in visioni notturne, con sola luce artificiale, un tratto distintivo già apprezzato anche nella serie De Chirico’s Shadows.

“ESEFOSSEVERO 2024/2025” DI BART HERREMAN 

Fino al 31 gennaio 

Si intitola ‘Esefossevero 2024/2025‘ la mostra fotografica di Bart Herreman, considerato uno degli autori internazionali più acuti della fotografia surrealista e visionaria, che sarà ospitata nella sede di Banca Generali Private in via XX Settembre 42 a Genova da lunedì 21 ottobre al 31 gennaio 2025. La mostra è promossa da Banca Generali private ed organizzata dalla Galleria Open One di Pietrasanta (Lu). In esposizione quarantasei immagini, alcune di grande formato, che descrivono il percorso creativo di un’artista, padrone delle tecniche di Photoshop, che usa la sua macchina fotografica, ma anche lo smartphone, per cogliere alcuni particolari della realtà per re-inventarli e collocarli in un nuovo mondo, del tutto irreale e immaginifico. Bart Herreman nasce in Belgio dove vive fino agli anni Sessanta, poi frequenta l’accademia Sint Joost di Breda in Olanda. Si trasferisce in Italia a Milano e inizia la sua carriera di fotografo: dalla moda alla fotografia di reportage, d’arredamento, architettura e Still life. Parallelamente con l’avvento della fotografia digitale continua la sua ricerca creando un mondo di fantasie e surrealismo: animali e personaggi vengono rappresentati all’interno di un mondo che di volta in volta rappresenta luoghi improbabili e momenti quotidiani.

Nei suoi lavori traspare con forza la lezione dei “maestri” del surrealismo; nelle immagini sconnesse e connesse insieme, che dicono tutto e niente, insignificanti o piene di simboli. Bar Herreman, con fotografie colme di straordinaria capacità realizzativa, ci svela il suo mondo immaginario fatto di convivenze impossibili, uomini sbigottiti e animali disinvolti, stimolando o, meglio, facendo riemergere dall’“io” di chi guarda l’irreale realtà, di stimolare l’immaginazione sopita, di imporre allo sguardo la rappresentazione di qualcosa che oltrepassa il reale. Siamo davanti ad una sorta di viaggio infinito senza limiti di tempo e luoghi. In ogni composizione c’è sempre qualcosa di sorprendente, di artificioso e nello stesso tempo di rivelatore. Ogni sua opera ha la capacità di rappresentare i sogni, visioni e le fantasie di chi la osserva. Di fronte alle opere di Bart Herreman la straordinaria capacità tecnica realizzativa passa in secondo piano rispetto al messaggio che l’artista ci vuole inviare, un modo di vivere, una “filosofia” che spinge a travalicare i nostri limiti, a perseguire obiettivi apparentemente irraggiungibili, a superare ostacoli apparentemente insormontabili.

NON SOLO UN BACIO, S’IL VOUS PLAIT! NELL’INTIMITÀ DI PARIGI. LA POESIA FOTOGRAFICA DI DOISNEAU

Fino al 2 febbraio

Uno sguardo, un gesto, un movimento, impressi sulla pellicola, in un bianco e nero che delinea luci e ombre, che muove le città e blocca il divenire in un istante irripetibile. 
Osservare la realtà attraverso le fotografie di Robert Doisneau vuol dire immergersi nella cultura di strada capace di raccontare la società e le sue fragilità, trattando personalità celebri con lo stesso occhio emozionante riservato a portieri d’albergo, danzatrici, musicisti, bambini e bambine. 
Così accade che la carriera di uno dei più importanti fotografi del Novecento si ritrovi riassunta in uno spazio espositivo suggestivo come è quello di Palazzo della Meridiana.  

È qui che da domani sarà visibile ‘Non solo un bacio, s’il vous plait! – nell’intimità di Parigi. La poesia fotografica di Doisneau’, un’esposizione di ottanta scatti scelti per l’occasione dalle figlie del fotografo tra migliaia di negativi. 
Una sintesi di un percorso che ha visto Doisneau protagonista del XX secolo, occhio ‘imperfetto’ capace di catturare la vita parigina e di lanciare verso l’osservatore diversi spunti di riflessione. 

OSSI DI SEPPIA. UGO MULAS, EUGENIO MONTALE

Fino al 16 febbraio

Dal 18 luglio 2024 al 16 febbraio 2025 il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas, ospita, presso l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE), la mostra Ossi di Seppia.  Ugo Mulas, Eugenio Montale, un intenso e suggestivo dialogo tra due linguaggi artistici, la fotografia e la poesia, e tra due grandi maestri della cultura italiana, Ugo Mulas e Eugenio Montale, che verte sulla stessa materia: l’impressione e il concetto del paesaggio ligure.

A cura di Guido Risicato e Archivio Ugo Mulas, la mostra, allestita in diversi ambienti dell’Abbazia, presenta venticinque fotografie in bianco e nero scattate da Ugo Mulas nel 1962 a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo dove Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e che ha ispirato il poeta nella composizione della raccolta Ossi di Seppia.

ALBERTO PONIS – COSTRUIRE NELLA NATURA

Fino al 31 dicembre

Resterà allestita fino al 31 dicembre al Museo d’arte contemporanea Villa Croce, la mostra Alberto Ponis costruire nella natura che indaga l’opera dell’architetto genovese Alberto Ponis (1933), al quale il 12 ottobre è stata conferita la Medaglia della città di Genova nell’ambito delle celebrazioni colombiane.

La rassegna è curata dallo storico dell’architettura Emanuele Piccardo che, dopo due anni di meticoloso lavoro nell’Archivio Ponis, ha strutturato il progetto espositivo con l’obiettivo di presentare la ricerca progettuale di Ponis, tra le case unifamigliari e le case collettive per la vacanza in Sardegna, tra Palau e Costa Paradiso.

È la natura che condiziona e stimola l’architetto genovese a costruire attorno agli alberi di corbezzolo e alle rocce di granito, senza alterare l’orografia del terreno. Questi elementi naturali generano le forme dell’architettura delle case che riprendono alcuni caratteri dell’architettura vernacolare sarda, in particolare lo stazzo gallurese, ovvero la casa del pastore, per poi essere reinterpretato da Ponis con la sua sensibibilità e la sua etica del fare architettura.

Alberto Ponis costruire nella natura è strutturata in quattro sezioni: Architetture, Archivio Alberto Ponis, Pittura, Viaggi.

Architetture

Una sintesi della vasta produzione architettonica di Ponis, raccolta in 16 architetture, attraverso schizzi, disegni, fotografie da lui realizzate e fatte appositamente dal curatore della mostra Emanuele Piccardo. Case singole e collettive costruite tra il 1963 e il 2006 a Costa Paradiso e Punta Sardegna.

Archivio Alberto Ponis

Questa sezione è un attraversamento dell’Archivio con taccuini, riflessioni teoriche, schizzi, riviste di architettura, che consentono allo spettatore di entrare dentro le idee di Alberto Ponis.

Pittura

La pittura è importante nell’opera di Alberto Ponis per rappresentare gli spazi urbani e naturali. In questa sezione vengono presentati i quadri che ha realizzato sul porticciolo di Nervi, dipinto nel tempo tra la fine degli anni Ottanta e metà anni Novanta del secolo scorso.

Viaggi

Il tema del viaggio è centrale per la ricerca di Ponis, a partire dal 1963 quando attraversa i villaggi sardi della costa e dell’entroterra per immergersi nella architettura vernacolare per definire la sua idea di architettura. Nel decennio sessanta-settanta sono numerose le visite a New York, a Philadelphia per visitare le architetture di Louis Kahn e Robert Venturi, il Sea Ranch in California, a Ronchamp e La Tourette, le due opere iconiche di Le Corbusier; le architetture di Arno Jacobsen e Alvar Aalto in Scandinavia.

La mostra è accompagnata da una monografia di 400 pagine in italiano e in inglese, edita dalla casa editrice plug-in, con l’obiettivo di ricollocare la figura di Alberto Ponis nella storia dell’architettura del Novecento.

LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI

Fino al 15 gennaio

È stata prorogata fino al 15 gennaio 2025 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all’affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento. 

Infoinfo@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp)

TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE

Fino al 15 gennaio

E’ stata prorogata fino al 15 gennaio 2025, nella prestigiosa location di Porta Siberia, la Mostra Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione.

Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter. 

GLI ORIENTI DI PIER PAOLO PASOLINI

Fino al 2 febbraio

In occasione del cinquantesimo anno dalla presentazione di Il Fiore delle mille e una notte di Pier Paolo Pasolini (1974) a Castello D’Albertis inaugura la mostra la mostra Gli Orienti di Pier Paolo Pasolini basata sulle foto di Roberto Villa realizzate nel 1973 durante le riprese del terzo film della Trilogia della Vita. Parteciperanno all’inaugurazione Moni Ovadia, grande estimatore e conoscitore di Pasolini, e Roberto Villa.

La mostra, curata dal Fondo Roberto Villa, presenta un ampio numero di fotografie scattate sul set – e fuori dal set – del film nel corso del 1973, documentando il lavoro di Pier Paolo Pasolini in Medio Oriente (Yemen e Iran). Le immagini di Villa catturano non solo molti momenti della realizzazione del film ma anche i volti della gente del luogo, così come gli spazi mistici in cui il poeta/regista ha voluto ambientare la sua versione di quel racconto della tradizione araba.

“Gli Orienti” per Pasolini sono posti dello spirito, sono spazi desiderati, sognati: nel film, fiaba di fiabe, le molte vicende appaiono come scatole cinesi e sono portate sullo schermo con una narrazione fantastica e con i colori del sogno. Il Regista non era venuto meno alla promessa “Sarà il mio film più colorato, il più ricco di bellissimi colori della mia produzione” e già le località scelte e le popolazioni mediorientali ne erano testimonianza, perfettamente supportate dai costumi di Danilo Donati su centinaia di comparse e dalle scenografie del tre volte Oscar, Dante Ferretti.

Pasolini, come mostrano le foto di Villa, era apparso molto rispettoso della cultura locale che voleva ritrarre prima che scomparisse in un progresso di cui diffidava. Il fiore delle mille e una notte, ultimo film della Trilogia della Vita, che include Il Decameron (1971) e I racconti di Canterbury (1972), ha ricevuto il Grand Prix Special Prize al Festival di Cannes del 1974, è stato ispirato dalla magica atmosfera di Sana’a, dove Pasolini aveva girato un episodio di Il Decameron che non era stato incluso nel film proprio perché riteneva che potesse essere parte di un altro lavoro. La sceneggiatura è stata realizzata in appena quindici giorni, dopo che Pasolini aveva riletto il libro Le mille e una notte. Molte parti, in particolare i dialoghi delle donne, sono state opera della scrittrice italiana Dacia Maraini e rivedute da Pasolini.

L’incontro fra Pier Paolo Pasolini e Roberto Villa avvenne a Milano nel 1972. Fu lo stesso regista a invitare il fotografo a seguirlo in Iran e nello Yemen, per seguire le fasi di lavorazione del film nel suggestivo scenario delle città di Isfahan e di Sana’a e molte altre come le immagini mostrano. Roberto Villa rimase sul set per ben cento giorni e, oggi, attraverso i suoi scatti, abbiamo a disposizione uno straordinario documento che ci mostra Pasolini e la sua troupe al lavoro sul set del film che il grande regista ha scelto come ultimo capitolo della suaTrilogia della vita. Non un semplice backstage, ma una rappresentazione reale e fiabesca al tempo stesso delle persone e dei luoghi che fanno da sfondo all’opera di Pasolini.

La mostra è visitabile gratuitamente con il biglietto di ingresso al museo.

IL GIAPPONE ANTICO – L’ALBA DEL SOL LEVANTE

 Fino all’11 maggio 

La storia dell’antico Giappone è stata a lungo avvolta da un velo di profondo mistero e conosciuta da un numero limitato di persone ma negli ultimi anni, grazie agli sforzi degli studiosi di diverse discipline e all’applicazione di nuove metodologie di ricerca comparata, si è riusciti ad avere un’idea più precisa degli avvenimenti di quell’epoca.  Questo ha consentito di gettare uno sguardo più accurato su un Sol Levante dove i rapporti con il continente estremo orientale erano radicati e profondi, là dove l’arcipelago giapponese ha avuto frequenti e importanti contatti con la Cina e la Corea, gli altri due grandi paesi dell’area, fin dalle sue origini.

Proprio in questo nuovo orizzonte di ricerca nasce la mostra, Il Giappone antico – L’alba del Sol Levante a cura di Aurora Canepari, Eliano Diana e Massimo Soumaré.

Il progetto unisce due importanti elementi: l’esperienza di scavo e di ricerca Be-Archaeo, finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 dell’Unione Europea e guidato dall’ Università di Torino, e la preziosa collezione di reperti antichi conservati al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova.

Scopo di quest’esposizione scientifica e archeologica è, infatti, quello di presentare a un ampio pubblico quell’affascinante arco di tempo che va dal 14.000/12.000 a.C. fino al VII secolo d. C.

Si parte dal periodo preistorico Jōmon, arrivando al periodo Yayoi che vede la formazione dei primi paesi organizzati e di una struttura sociale e politica, per giungere infine al periodo Kofun – al centro degli scavi condotti dalla missione BeArchaeo sul tumulo funerario Tobiotsukakofun nei pressi della città di Okayama e su altri siti del Giappone centrale – che vedrà il formarsi dei regni alla base della successiva nascita della religione, dello stato e del sistema imperiale nipponici. Si tratta di tre epoche che, pertanto, risultano essere fondamentali per comprendere a fondo tutti gli sviluppi seguenti del Giappone.

La mostra è anche l’occasione per presentare e divulgare le analisi svolte da parte dell’Università di Genova e dell’Università di Torino su alcuni reperti archeologici collezionati da Edoardo Chiossone, conservati nei depositi e ora esposti al pubblico nel percorso di mostra. Tra gli eventi collaterali sarà proposta una rassegna di incontri divulgativi tenuti da importanti esperti del settore sul tema archeologico e sulla storia antica del Giappone. 
 





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