Quando si parla di fondi pensione e ISEE è facile fare confusione. I fondi pensioni vanno dichiarati nell’ISEE? Come è possibile abbassare l’ISEE con un fondo pensione? La risposta dovrebbe essere univoca, ma capita spesso di incappare in equivoci e ricevere informazioni inesatte.
Capire se e come i fondi pensione devono essere dichiarati nell’ISEE è importante per evitare errori e per ottenere un’indicazione precisa delle proprie condizioni economiche. In questo testo esamineremo le caratteristiche di fondi pensione e ISEE, facendo chiarezza sull’obbligo o meno di dichiarare i fondi pensione.
Cosa sono i fondi pensione?
I fondi pensione sono uno strumento di risparmio di lungo periodo che hanno come finalità l’integrazione pensionistica. Il loro scopo è quello di colmare il gap che si crea tra la pensione e l’ultimo reddito percepito in qualità di lavoratore.
Regolamentato dal D.Lgs 252/2005, questo strumento è stato ideato per consentire ai lavoratori di ottenere una pensione complementare, che va ad affiancare quella che spetta ai sensi di legge ed erogata dagli enti previdenziali obbligatori. I fondi pensione prevedono la possibilità di versare contributi sia da parte del lavoratore che del datore di lavoro, se previsto dal contratto collettivo.
Un fondo pensione può essere considerato alla stregua di un investimento a lungo termine e può essere:
- aperto, ovvero accessibile a tutti i lavoratori e gestiti da banche, assicurazioni o finanziarie
- chiuso, ovvero riservato a specifiche categorie di lavoratori.
Inoltre, esistono anche i cosiddetti Piani Individuali Pensionistici, una categoria di fondo pensione individuale gestita da compagnie assicurative ed i prodotti pensionistici individuali paneuropei (PEPP) di cui al regolamento (UE) 2019/1238.
I vantaggi dei fondi pensione
I fondi pensione sono deducibili fiscalmente per un importo massimo annuo di 5.164,57 euro. Inoltre, permettono di abbattere il reddito imponibile, hanno una tassazione contenuta sui rendimenti e – generalmente – migliore rispetto al TFR. Non va poi dimenticato che i capitali versati in un fondo pensione vengono investiti sui mercati finanziari, permettendo così di ottenere potenziali rendimenti nel lungo periodo.
Trattandosi di una prestazione complementare alla pensione pubblica, al termine della vita lavorativa possono essere riscattati sotto forma di rendita vitalizia, oppure in parte come capitale e in parte come rendita.
Cos’è l’ISEE?
Acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, l’ISEE è lo strumento che permette di misurare la condizione economica di una famiglia italiana.
Gli elementi che lo formano sono:
- reddito;
- patrimonio mobiliare;
- patrimonio immobiliare;
- nucleo familiare;
- caratteristiche del nucleo familiare.
L’attestazione è lo strumento di valutazione della situazione economica necessaria per richiedere prestazioni sociali agevolate. Si calcola sulla base della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) del proprio nucleo familiare e serve per accedere a prestazioni come assegni familiari, sconti su servizi sanitari o assistenziali, sussidi per la casa, accesso agevolato a servizi educati come asili nido, mense scolastiche o università, o buoni per l’acquisto di libri scolastici.
I fondi pensione vanno dichiarati nell’ISEE?
In generale, gli importi accumulati nel fondo pensione, pur essendo parte del patrimonio personale e familiare, sono esclusi dal calcolo ISEE e quindi non devono essere indicati.
Nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) non è necessario inserire:
- il montante accumulato;
- le eventuali prestazioni richieste prima del pensionamento (come anticipazioni e riscatti);
- la prestazione finale percepita sotto forma di capitale.
Tuttavia, se la prestazione pensionistica viene erogata sotto forma di rendita, cioè attraverso la trasformazione del montante in versamenti periodici, l’aderente al fondo è tenuto a indicare l’ammontare del reddito percepito nel periodo di riferimento per l’ISEE.
Ma come devono essere dichiarati? Se la parte del fondo pensione è percepita in forma di rendita, va riportata nella sezione “Redditi e trattamenti da dichiarare ai fini ISEE”. È importante sottolineare che non devono essere indicate le prestazioni erogate dai fondi pensione sotto forma di capitale.
Alcuni beni e redditi non vanno considerati nel calcolo del’ISEE perché non sono direttamente riconducibili alla situazione economica del nucleo familiare. Non rientrano nell’ISEE i beni che non producono reddito o hanno una funzione sociale e culturale.
Con D.P.C.M. 14 gennaio 2025, n. 13, pubblicato sulla G.U. 18 febbraio 2025, n. 40, sono state apportate modifiche al D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159, recante il regolamento e le modalità di determinazione dell’ISEE, introducendo nuovi criteri di calcolo dell’ISEE dal 2025.
In particolare, tra le principali novità, si segnala:
- l’esclusione dal calcolo dell’ISEE del valore dei titoli di Stato e dei Buoni del Tesoro (BTP), fino ad un massimo di € 50.000;
- l’esclusione, per i nuclei familiari aventi persone con disabilità o non autosufficienti, dei redditi relativi ai trattamenti assistenziali, previdenziali, indennitari a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità;
- la sottrazione, nel caso di un nucleo familiare che risiede in abitazione in locazione del valore del canone annuo previsto, per un ammontare massimo di € 7.000, incrementato di € 500 per ogni figlio convivente, oltre al secondo.
L’entrata in vigore del Decreto è fissata al 5 marzo 2025.
Il ruolo dei Commercialisti nella redazione dell’ISEE
I Commercialisti sono dei validi alleati durante la disposizione dell’ISEE, la loro consulenza è fondamentale per garantire che la documentazione sia correttamente predisposta. Per rendere la compilazione più semplice, è importante tenere sotto controllo tutti di dati e le informazioni fornite dai clienti.
Per semplificare il lavoro dello Studio che si occupa della redazione della DSU e della compilazione dell’ISEE, esistono software gestionali che aiutano nella gestione grandi quantità di informazioni e tenere tutto sotto controllo in ogni momento. TeamSystem Studio, ad esempio, è la piattaforma in cloud progettata specificamente per i professionisti del settore contabile e fiscale, che permette di automatizzare le operazioni, come l’aggiornamento dei dati patrimoniali e la verifica della correttezza delle informazioni inserite. Si rivela un’alleata preziosa per garantire ai clienti l’accesso alle agevolazioni sociali.
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