AGI – Una strategia che si muove tra la tradizione (la produzione di idrocarburi continuerà a crescere), l’innovazione (data center e Intelligenza Artificiale) e l’accelerazione della transizione energetica con Enilive e Plenitude (la capacità installata di energia rinnovabile è prevista in crescita di circa 4 volte, fino a 15GW, entro il 2030) e nuovi business (verrà creata una nuova società ad hoc per la cattura e stoccaggio del carbonio). E’ quella presentata oggi da Eni che continua a focalizzarsi sulla soddisfazione degli investitori.
DIVIDENDO IN CRESCITA
“Oltre al crescente valore dell’azienda, una remunerazione competitiva per gli azionisti è parte integrante della proposta di Eni”, si legge nel piano 2025-2028 in cui si evidenzia che “il dividendo è la priorità dell’azienda e si prevede di incrementarlo nel tempo, migliorandone anche la qualità . Eni intende aumentare il dividendo 2025 del 5% a 1,05 euro per azione, mentre nel corso del Piano quadriennale si prevede una cash neutrality a livello di dividendo in media sotto i 40 dollari al barile. Grazie alla validità della strategia e alla maggiore resilienza della struttura finanziaria, Eni sta incrementando il payout target al 35-40% del Cffo (Cash Flow From Operations, ndr), dal precedente 30-35%, e, insieme al dividendo, annuncia per il 2025 un programma di buyback per un valore di 1,5 miliardi di euro.
DESCALZI: RAFFORZATA LA STRUTTURA FINANZIARIA PER CRESCERE
“Abbiamo rafforzato la nostra struttura finanziaria con l’obiettivo di supportare la nostra strategia di crescita e diversificazione, e di garantire una remunerazione agli azionisti altamente attrattiva. In particolare, con l’ingresso di nuove forme di capitali nelle nostre società satellite, facciamo leva sulle evoluzioni nei mercati dei capitali, finanziando in modo efficiente la nostra crescita e, soprattutto, garantendo una significativa creazione di valore”, ha rimarcato l’ad di Eni, Claudio Descalzi presentando il piano.
INVESTIMENTI DI 7 MLD ALL’ANNO AL NETTO PORTAFOGLIO
Eni prevede di fare investimenti, al netto delle operazioni di portafoglio, pari a 7 miliardi di euro all’anno nel corso del Piano, in linea con lo scorso anno nonostante il significativo contributo di portafoglio nel 2024, e pur in presenza di inflazione a valere sui costi e dell’apprezzamento del dollaro.
IL ‘POLO’ DEL GNL NEL SUD EST ASIATICO
Eni e Petronas hanno annunciato oggi un Memorandum of Understanding per definire la costituzione di una Joint Venture per la gestione di asset Upstream in Indonesia e Malesia. Questa JV creerà significative opportunità di crescita, sia in Malesia che in Indonesia, e potrà generare importanti sinergie per diventare uno dei principali operatori nel settore del Gnl nella regione, garantendo nel medio termine una produzione sostenibile di 500 mila barili di olio equivalente al giorno. La riserve della joint venture ammontano a circa 3 miliardi di barili di olio equivalente (boe), e il potenziale esplorativo è di circa 10 miliardi di boe.
VANTAGGI DALLA DOMANDA DI ENERGIA DEI DATA CENTER PER IA
Tra le novità del piano c’è la possibilità di rispondere alla crescente domanda di energia proveniente dai dati center per l’Intelligenza Artificiale e i servizi digitali. Questo ambito ha il potenziale di diventare per Eni un’opportunità di business con ritorni sull’investimento a doppia cifra. In questo ambito Eni ha vantaggi significativi, grazie: alla propria potenza di calcolo, con l’avvio del supercomputer HPC6 nel 2024; alla disponibilità di siti industriali e capacità di sviluppo progettuale; alla capacità esistente di generazione elettrica alimentata a gas e alle sinergie con la CCS per decarbonizzare la fornitura elettrica; e infine, all’esperienza consolidata nello sviluppo di opportunità emergenti con efficienza e capacità imprenditoriale, con conseguente attrazione di capitali.
LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEL CLIMA: NUOVA SOCIETA’ NEL CCUS
Nel 2025 Eni prevede di lanciare la nuova società satellite nel business della Ccus (Carbon, Capture, Utilisation and Storage), consolidando i propri progetti in un’unica entità e facendo leva sulla propria competenza tecnica e finanziaria, avviando così un nuovo e importante business dalla fine di questa decade.
LA TRANSIZIONE ENERGETICA
Con Plenitude ed Enilive, Eni ha creato due business integrati a crescita elevata che supportano i clienti nella decarbonizzazione dei consumi di energia. L’ingresso nel 2024 di nuove forme di capitale in questi business, a supporto della loro crescita, ha confermato il valore significativo che Eni sta creando con essi. I business di Eni legati alla transizione hanno non soltanto un loro valore di mercato, ma contribuiscono altresì alla diversificazione e resilienza a livello di gruppo generando utili e i flussi di cassa crescenti. Sia per Plenitude che per Enilive si prevede di continuare a ricevere manifestazioni di interesse, ed è probabile che Eni accoglierà anche per Plenitude, come fatto per Enilive, investimenti esterni fino a un livello di partecipazione di circa il 30%.
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