a Catania il convegno sulla crisi demografica

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“La demografia e l’approccio demografico sono fondamentali per pensare al nostro futuro: è importante partire dai giovani e dai bambini”

Lottare contro la crisi demografica che da anni affligge l’Italia – divenuta terzo paese più anziano del mondo dietro soltanto al Principato di Monaco e al Giappone – e di conseguenza la Sicilia, contrastando il calo della natalità in vista del futuro. Questo il focus del convegno tenutosi nella prestigiosa cornice di Palazzo Biscari che ha visto protagonista il Prof. Francesco Billari, docente di Demografia e Magnifico Rettore dell’Università “Bocconi” di Milano, nonchè autore del libro “Domani è oggi – Costruire il futuro con le lenti della demografia”. Al suo fianco, hanno partecipato anche Arturo Schininà, Presidente BAPS (Banca Agricola Popolare di Sicilia), l’AD BAPS Saverio Continella e il Vice Diretttore Generale ARCA Fondi SGR Simone Bini Smaghi.

“In Italia e in Sicilia dominano gli over 60”

Durante la discussione, attraverso l’esposizione di statistiche e grafici relativi alla digressione demografica del Belpaese. il Prof. Billari – milanese d’adozione ma nato da padre calabrese e madre di Agrigento – ha mostrato come tanto in Italia quanto in Sicilia ci siano ormai più over 60 che giovani. Il nostro paese da metà anni 60 ad oggi è andato incontro ad un progressivo invecchiamento, con un devastante crollo della natalità, divenendo il terzo paese al mondo più anziano per età media. Un processo che parte da lontano, coinvolgendo vari fattori come il mancato sviluppo del sistema d’istruzione (30% di laureati in Italia contro il 70% in Svezia) con conseguente ritardo nel lasciare casa, divenire indipendenti, entrare nel mondo del lavoro e dunque costruire una famiglia. Ad incidere anche una gestione carente e inadeguata dell’immigrazione nel corso degli ultimi 30-40 anni, con l’Italia divenuta 11° paese al mondo per flussi migratori: a far rumore è soprattutto il dato relativo al 2023 in cui si è registrato un maggior numero di immigrati rispetto ai nuovi nati. Come fare dunque per combattere questa crisi demografica? Innovare, produrre nuove idee, adottando politiche orientate ai giovani e costruendo un business che permetta di attrarre e trattenere capitale umano.

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Prof.Billari (Magnifico Rettore “Bocconi” di Milano): “Investire su giovani e bambini: serve visione lungimirante”

A margine dell’evento, ai microfoni del QdS, è intervenuto proprio il Magnifico Rettore della “Bocconi” che ha spiegato l’importanza della demografia e dei relativi studi per provare a realizzare un futuro migliore.

“La demografia e l’approccio demografico sono fondamentali per pensare al nostro futuro – le parole del Prof. Billari al Quotidiano di Sicilia – E’ importante partire dai giovani e dai bambini: investire su di loro permetterà di costruire un’Italia e una Sicilia più solide. Saranno proprio loro a contribuire alla nostra economia e alla nostra società del domani. L’immigrazione in Italia regolata e gestita adeguatamente è indispensabile anche considerando il calo della natalità: attraverso gli immigrati possiamo riempire i buchi sia sul mercato del lavoro, sia generando potenziali genitori. Tutto ciò sarà possibile attuarlo attraverso una visione lungimirante in termini di integrazione e programmazione nei prossimi anni in tutti i territori, Sicilia compresa. Anche qui, infatti, dobbiamo rendere attraente il territorio sia per chi vuole costruire una famiglia con figli, sia per chi vuole trasferirsi in Trinacria. Oggi l’Italia non investe abbastanza sui giovani, non è un momento buono per le nuove generazioni. Le banche devono aiutare ad investire nelle infrastrutture che aiutino i ragazzi, come ad esempio le start-up. Il problema del calo demografico non si risolve da un giorno all’altro: credo che, prima di tutto, bisognerebbe diminuire l’attesa per l’ottenimento della cittadinanza, programmando meglio l’immigrazione, o attuare politiche a sostegno delle famiglie: il problema verrà risolto in decenni, ma prima o poi urge partire”.

Arturo Schininà (Presidente BAPS): “Ragusa un modello: servono banche che sostengano le start-up”

A sostegno di una politica orientata maggiormente sulle generazioni del domani c’è anche la BAPS, la Banca Agricola Popolare di Sicilia, come testimoniato dal presidente Arturo Schininà: “Bisogna fare quello che a Ragusa abbiamo iniziato a fare già da tanto tempo: cioè riuscire ad essere attrattivi – dichiara – La provincia iblea è una delle poche che non ha registrato calo demografico, dando al contrario segnali di crescita. Il nostro ruolo è stato determinante: speriamo di poter esportare il modello anche nel resto della Sicilia. Servono banche che possano finanziare le piccole e medie imprese, consentendo alle start-up di svilupparsi nel miglior modo possibile. Noi puntiamo fortemente sui giovani, pur essendo uno degli istituti bancari più antichi: loro sono il futuro e su di essi bisogna concentrare gli sforzi”.

Continella (AD BAPS): “Questione demografica è anche economica: banche hanno ruolo fondamentale”

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’amministratore delegato BAPS, Saverio Continella, secondo cui l’Italia deve accelerare ed adeguarsi mettendosi al passo con i tempi in tema di lavoro e sviluppo: “L’inverno demografico lo si combatte con una pianificazione di medio periodo sulla quale purtroppo siamo in ritardo rispetto a paesi come Francia o Svezia. Bisogna cominciare: bisogna lavorare per favorire condizioni che permettano vite più normali alle famiglie, occupandosi dei problemi della genitorialità e dei bambini. Urge lavorare molto sull’istruzione e sull’educazione. Noi, come Banca, abbiamo in mano il futuro delle persone: quando elargiamo un finanziamento anticipiamo dei flussi futuri, quando ci occupiamo di consulenze in materie di investimento stiamo proiettando nel domani il denaro di famiglie e imprese per poter pagare le pensioni ed occuparsi dell’educazione. Il governo Meloni? Credo abbiano le idee chiare, spero riescano a porre in essere le loro visioni. La questione demografica è un fatto innanzitutto economico perchè si riflette sulle nascite e le modalità in cui sviluppiamo le nostre città: favorire l’integrazione e la presenza sui territori è uno dei nostri ruoli fondamentali a supporto dell’economia”. Un passaggio poi sull’andamento della BAPS, nata lo scorso luglio dalla fusione tra BPSA e BAPR: “Il nome funziona, il logo funziona e la banca funziona: settimana prossima annunceremo i dati di bilancio 2024 e speriamo che ci diano ragione”.





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