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Il 21 marzo è la XXX Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: io non dimentico, lo sport non dimentica. Il vento della memoria semina giustizia.

La Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie giunge alla sua trentesima edizione. Trent’anni di storia: un percorso di impegno che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali, enti locali, in un cammino di continuo cambiamento dei nostri territori, nel segno del noi, nel segno di Libera.

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La Giornata è riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017 e localmente in alcune regioni d’Italia (con provvedimenti e leggi differenziate, in Piemonte, Umbria, Puglia, Lazio, Lombardia, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Emilia-Romagna). A Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, si è svolta nel 1996 la prima edizione, in piazza del Campidoglio, con la lettura del primo elenco delle vittime innocenti, sapientemente redatto grazie alla tenacia e alla pazienza di Saveria Antiochia, madre di Roberto.

La Giornata ha l’obiettivo di rimettere al centro il valore delle storie delle vittime innocenti e di quanti oggi subiscono la violenza mafiosa e di partire dalla memoria di quelle storie per dare una lettura attuale e approfondita della presenza mafiosa, generando percorsi di partecipazione civile. In questi trent’anni molta strada è stata fatta, innumerevoli sono state le iniziative, i percorsi proposti e realizzati: l’impegno per la tutela dei beni confiscati alle mafie e riutilizzati socialmente; i percorsi educativi nel mondo della scuola e nei luoghi informali; l’impegno per tenere viva la memoria delle vittime innocenti, intese come persone a tuttotondo, e il percorso di accompagnamento ai loro familiari; i campi di formazione e impegno; la formazione universitaria, i percorsi con i ragazzi e le ragazze sottoposte a procedimenti penali; l’ampliamento della rete internazionale, che oggi vede Libera presente con associazioni, gruppi e altri soggetti collettivi in America Latina, Africa ed Europa. E poi la grande sfida di accompagnare tutte quelle donne che hanno deciso di affrancarsi dai circuiti mafiosi e violenti per tutelare sé stesse e i propri figli, passo dopo passo supportandole nel riconquistare spazi di autonomia.

Inoltre, a distanza di trent’anni, Libera e la rete di associazioni che la compongono hanno avvertito l’esigenza di rinnovarsi nel linguaggio per raccontare l’impegno antimafia, dotandosi di nuovi ed efficaci strumenti che parlino all’oggi. Per questo, a fine 2023, a Roma, in un bene confiscato e riutilizzato socialmente, nasce “Extra Libera”: uno spazio multimediale ed interattivo da attraversare, per conoscere le storie delle vittime innocenti e ampliare il bagaglio di conoscenze su mafie e antimafia, con l’ausilio di cellulari e cuffie, per rendere l’esperienza ancora più immersiva, interessante e accessibile anche a un pubblico più giovane.

Dunque, trent’anni di impegno e di crescita collettiva, di costante attenzione nel contrastare le mafie e la loro violenza, provando sempre a leggerne i cambiamenti con strumenti nuovi. In questo lungo percorso, la giornata del 21 marzo rimane il nostro faro e riferimento per fare memoria viva di tutte le vittime innocenti delle mafie. Persone che rappresentano storie, scelte e impegno. Lo stesso impegno che viene portato avanti dalle centinaia di familiari che camminano con Libera e che ne costituiscono la radice più profonda ed essenziale, nella continua ricerca di verità e giustizia.

Per loro e per costruire un futuro libero, saremo con la nostra presenza in piazza il 21 marzo 2025 a Trapani. In una città e in una regione, la Sicilia, che rappresentano un territorio ricco di storia, di cultura e di sviluppo civico. Sono luoghi depredati dalla forza criminale, ma capaci di percorsi di alternativa, che illumineremo nell’ambito di un periodo che dall’autunno del 2024 ci porterà fino al 21 marzo 2025. Cammineremo, come ogni anno, al fianco dei familiari delle vittime innocenti per sostenere le loro istanze di giustizia e verità, per costruire una memoria collettiva, per rinnovare il nostro impegno per il bene comune, per continuare a chiedere che venga fatta luce sulle troppe stragi d’Italia che ancora oggi aspettano che sia scritta la piena verità.

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