Si fermano di nuovo i trasporti. Lunedì 24 febbraio 2025 un nuovo sciopero bloccherà l’Italia, provocando disagi da Nord a Sud. A interrompere il servizio saranno treni, bus e metro, in alcuni casi anche prima della giornata di lunedì.
I motivi della protesta
Il 19 febbraio è stato convocato al Mit il tavolo per la ratifica dell’ipotesi della parte economica del ccnl autoferrotranvieri, già previsto il 15 gennaio scorso e rinviato in attesa di reperire le risorse di copertura. Il 24 febbraio 2025 è sciopero nazionale di 24 ore. Come già illustrato, – scrive l’Usb – l’ipotesi di questo CCNL prevede aumenti medi per il triennio di riferimento (2024/2026) di circa il 5,96% incluso l’una tantum prevista per questo mese, con un perdita secca del potere di acquisto degli autoferrotranvieri di più del 10%. «Questo misere cifre sono di fatto identiche a quanto previsto dal rinnovo dei contratti del pubblico impiego; ma lì abbiamo assistito allo sdegnoso rifiuto della Cgil e della Uil, mentre qui le federazioni dei trasporti dei medesimi contratti corrono a firmare senza battere ciglio, cercando pure la benedizione del Ministero dei trasporti a trazione leghista con Salvini e Rixi in prima fila». Si tratta di «un lavoro che si è impoverito negli anni, dal quale oramai si fugge a gambe levate, a corto di finanziamenti, che aumenta il costo del biglietto a scapito della classe popolare e che si trova piena rampa di lancio di privatizzazioni in modo da reperire le risorse per il taglio delle tasse ai ricchi e per coprire i mancati introiti derivanti dalla fine della lotta all’evasione sancita da questo governo. Una contraddizione enorme da parte di Cgil e Uil rispetto la lotta contro le misure antipopolari del governo Meloni e lontano anni luce dalla «rivolta sociale» di cui si parlava fino a poche settimane fa. Sul ruolo della Cisl e le ruote di scorta Ugl e Faisa non vale la pena neanche spendere una parola». «Il 19 febbraio – spiega Usb – la nostra delegazione trattante si presenterà sotto il palazzo del ministero a porta Pia a Roma per reclamare contro ala propria esclusione e per denunciare la mancanza della democrazia nei trasporti e in questa intesa. Con una lettera odierna, abbiamo comunicato al ministro e alle parti sociale che laddove si procedesse all’indizione di un referendum aperto alla partecipazione di tutti lavoratori e lavoratrici coinvolti, così come è previsto dagli accordi interconfederali e come è giusto che sia, procederemo a sospendere lo sciopero».
Roma
Il prossimo lunedì 24 febbraio l’organizzazione sindacale Usb lavoro privato – trasporti Roma ha aderito a uno sciopero nazionale della durata di 24 ore con astensione dalle prestazioni lavorative dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Lo fa sapere Cotral aggiungendo che le corse saranno garantite dall’inizio del servizio diurno fino alle 8.29 e dalle 17 fino alle 19.59.
Tutte le informazioni sulle modalità di sciopero saranno disponibili sul sito cotralspa.it, sull’account Twitter @buscotral e al numero verde del contact center 800 174 471. Al precedente sciopero della durata di 24 ore dell’organizzazione sindacale Usb lavoro privato – trasporti Roma ha aderito il 21,2% dei dipendenti in servizio nella fascia oraria interessata dall’agitazione. Decisione, questa, presa anche dall’Atac, che sul proprio sito ha pubblicato una nota: «Lunedì 24 febbraio è stato proclamato uno sciopero di 24h, pertanto i servizi di Sportello al pubblico e Contact center potrebbero non essere garantiti. Ci scusiamo per il disagio».
Milano
Dopo lo sciopero il giorno di San Valentino, ATM dovrebbe fermarsi anche lunedì 24. Per il momento dall’azienda non ci sono conferme sullo sciopero indetto da Usb ma, normalmente, gli orari garantiti per metro, tram e bus vanno dall’apertura fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18.
Torino
Si ferma anche Torino. Il Gruppo Torinese Trasporti (Gtt) ha comunicato che il servizio sarà attivo esclusivamente nelle fasce di garanzia, per limitare i disagi ai pendolari e agli utenti abituali del trasporto pubblico. I mezzi circoleranno regolarmente dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 12:00 alle 15:00 (servizio urbano e suburbano), e da inizio servizio alle 8:00 e dalle 14:30 alle 17:30 (servizio extraurbano e linea ferroviaria 3971 Ciriè-Ceres). Al di fuori di queste fasce, il trasporto pubblico sarà sospeso per l’intera giornata, con possibili ripercussioni anche sul traffico cittadino. Lo sciopero è stato indetto dal sindacato Usb per richiedere migliori condizioni contrattuali e maggiori tutele per i lavoratori del settore.
Marche
Nella Regione Marche, le modalità di attuazione dello sciopero prevedono: 1. Per gli impiegati: intero turno/intera giornata; 2. Personale amministrativo di terra, di officina e lavaggio, addetti ai servizi interni (operai e impiegati): intero turno/intera giornata nel rispetto delle norme vigenti con la salvaguardia dei servizi minimi essenziali; 3. Personale viaggiante: dalle ore 08.30 alle ore 17.00. Dalle ore 20.00 sino a fine servizio con rientro delle vetture nei depositi di appartenenza. Dall’inizio dello sciopero, ore 08:30 ed ore 20:00, nessuna partenza utile dai capolinea o stazioni terminali dovrà essere effettuata. Sono esclusi dallo sciopero i servizi per i disabili e i servizi scuolabus. Lo sciopero viene indetto per mancato riscontro alla richiesta di convocazione per il negoziato del rinnovo CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori 2024/2027
Si fermano anche i treni
Proclamato da alcune sigle sindacali autonome uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane, dalle ore 21 di sabato 22, alle ore 21 di domenica 23 febbraio 2025.
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Febbraio 2025, 13:49
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