Riapre il Waldorf Astoria Hotel New York. I nuovi ristoranti a Manhattan

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Ci sono luoghi che hanno fatto la storia dell’hotellerie nel mondo, uno di questi è senza dubbio il Waldorf Astoria Hotel di New York che riaprirà nella primavera del 2025 dopo 8 anni di lavori. Chiuso dal 2017, l’enorme edificio ha ospitato personaggi illustri del mondo della politica, dell’arte del cinema, ed è stato teatro di importanti eventi, come cene di gala, conferenze internazionali e balli delle debuttanti. Molte delle suite hanno preso il nome delle celebrità che le hanno occupate, come Winston Churchill.

Dal primo hotel all’Empire State Building

L’originario blocco del Waldorf Astoria Hotel si componeva di due edifici non destinati all’hospitality. Nel 1893 William Astor, uno statunitense che si trasferì in Gran Bretagna a un certo punto della sua vita, dove venne nominato prima barone e poi visconte, convertì la lussuosa villa di famiglia in albergo. L’uomo avrebbe ereditato un enorme fortuna. Si dedicò alla carriera politica e poi acquistò diverse proprietà, tra cui questa. Il cugino John Jacob Astor IV – morto poi durante il naufragio del Titanic – gli trasformò accanto per ripicca un altro palazzo, chiamato Astoria Hotel, che poi fu riunito al primo blocco: entrambi si trovavano nell’area dove oggi c’è l’Empire State Building. Nel 1931 riaprì l’hotel che nel frattempo era stato spostato nell’attuale sede al 301 di Park Avenue, a Manhattan.

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L’hotel di lusso per eccellenza è a New York

Sin dalla sua apertura nella prima sede il maestoso edificio fu dedicato ad ospitare l’upper class internazionale, con un servizio di super lusso. Gli ospiti potevano usufruire del telefono in camera e del room service di alto profilo, oltre ad avere per la prima volta in ogni camera d’hotel l’elettricità e il bagno privato. Il nome viene in parte dal cognome di famiglia, Astor, ma fa anche riferimento a Walldorf, cittadina nel nord della Germania nella regione del Baden-Württemberg da cui venivano gli antenati di William Astor. Nel 1949 la struttura passò nelle mani di Conrad Nicholson Hilton, in grande ascesa nel settore dell’ospitalità di lusso.

La chiusura e la ristrutturazione dell’hotel di Manhattan

Con lo stesso nome – Waldorf Astoria Hotel – viene indicato anche l’hotel di Orlando circondato dal Walt Disney World Resort. Ma esiste anche il marchio Waldorf Astoria Hotels and Resorts di proprietà di Hilton di cui si compongono diverse strutture sparse per il mondo, tra cui anche il Rome Cavalieri di Roma. Un altro colpo di scena: nel 2014 l’albergo è stato venduto alla holding cinese Anbang Insurance Group per 1.95 billioni di dollari, una cifra monstre a 12 zeri, rendendo l’acquisto la cifra più alta mai pagata per un hotel. Il gruppo – che ha poi dichiarato bancarotta ed è stato sostituto da Dajia Insurance Group – ha avviato un’importante ristrutturazione dell’edificio razionalista trasformando gran parte delle camere dell’hotel in residenze di lusso e riducendo quindi la parte dedicata proprio all’accoglienza.

I ristoranti nuovi e vecchi del Waldorf Astoria Hotel New York

La ristrutturazione, che mira a riportare a nuovi fasti l’hotel e rispolverare gli elementi art-déco originali, porterà a una riapertura in soft opening nella primavera 2025 – di cui si parla già ampiamente sui social – e poi a un’apertura ufficiale a settembre dello stesso anno. Delle 1400 camere originarie, ne rimarranno 375. Lo stesso numero sarà quello delle residenze private. Per quanto si sa oggi, i prezzi saranno a partire da 1500 dollari a notte. Prima delle chiusure c’erano tre ristoranti: Peacock Alley Bar, The Bull & Bear Steak House e La Chine, un ristorante cinese. Negli ultimi mesi è stato reso noto che un nuovo ristorante, Lex Yard, con un bar al piano di sopra sarà affidato allo chef 1 stella Michelin Michael Anthony già famoso a New York per il suo ristorante Gramercy Tavern. Per adesso sembra che ad affiancare questa brasserie moderna all’americana ci sarà il vecchio Peacock Alley Bar, ma anche un ristorante dedicato alla cucina giapponese di alto profilo.

Piatti e cocktail inventati al Waldorf Astoria di New York

Per quanto riguarda la ristorazione, anche in questo caso il Waldorf Astoria Hotel di New York sembra godere di una serie di primati sulla scena mondiale. Ad esempio rivendicando il fatto di aver inventato in room service, l’amato servizio in camera. Così come di aver contribuito a divulgare l’alta cucina a New York. Tra le invenzioni della casa c’è – ovviamente – la Waldorf Salad, inventata durante una cena di beneficenza svoltasi all’hotel verso la fine dell’800 (quindi nella sua prima sede). La ricetta originaria conteneva mele, sedano e maionese, più avanti negli anni verranno aggiunte anche le noci. Nel 1894 nel bar dell’hotel fu inventato il Rob Roy, un drink simile al Manhattan ma composto solo di vermouth e whisky.

L’invenzione (un po’ contesa) delle Egg Benedict

Altro piatto di invenzione delle cucine dell’hotel furono le Eggs Benedict (o uova alla Benedict), che venivano servite al maestoso brunch del Peacock Alley Bar quando venivano apparecchiate oltre 100 pietanze diverse per la colazione e per il pranzo. In realtà sono diverse le storie legate a questo goloso piatto fatto con mezzo muffin tostato, pancetta, uovo in camicia e salsa olandese. Ci sono diverse versioni sulla loro origine. Quella più accreditata vuole che la ricetta fosse “collaudata” dal maître Oscar Tschirky sulla base della richiesta di un suo ospite, Lemuel Benedict, che aveva chiesto un piatto per curarsi una sbornia, come lui stesso raccontò al New Yorker. Tschirky ebbe l’intuizione di sostituire il pane tostato con il muffin.

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