Sabato, Benjamin Netanyahu ha dichiarato di apprezzare il \”pieno sostegno\” di Donald Trump alle prossime decisioni di Israele riguardo alla Striscia di Gaza. \”Ora spetta a Israele decidere cosa fare\”, ha scritto Trump sabato su Truth, \”gli Stati Uniti sosterranno qualsiasi decisione prenderanno\”.
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Rubio è arrivato a Tel Aviv sabato sera, lo stesso giorno in cui ha avuto luogo il sesto scambio di ostaggi in cambio di prigionieri dall’inizio della tregua. Dopo 498 giorni di prigionia, Sacha Trupanov, 29enne israeliano-russo, Yair Horn, 46enne israeliano-argentino, e Sagui Dekel-Chen, 36enne israeliano-americano, sono stati rilasciati a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Ma Trump insiste: devono essere rilasciati tutti e subito. Nello scambio con Hamas, Israele ha scarcerato 369 detenuti palestinesi di cui 36 che stavano scontando numerosi ergastoli per attentati in cui sono state uccise decine di civili.
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Intanto, il ministero della Difesa israeliano ha annunciato oggi che un carico di bombe \”pesanti\” di fabbricazione statunitense è arrivato durante la notte in Israele.
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“,”postId”:”33b60b7c-b5ff-4fda-8ae2-af1dd983f098″}],”posts”:[{“timestamp”:”2025-02-16T11:14:40.263Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-16T12:14:40+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Wafa: “In Cisgiordania scontri a Nablus tra Idf e uomini armati””,”content”:”
Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, le forze israeliane hanno fatto irruzione oggi nella città vecchia di Nablus, in Cisgiordania, scatenando scontri con i residenti locali. Unità militari israeliane hanno accerchiato un’abitazione nel cuore della città vecchia tra esplosioni e intensi scambi di colpi d’arma da fuoco, mentre ulteriori rinforzi militari sono stati dispiegati nell’area. Durante l”operazione, un uomo di 60 anni è rimasto ferito.
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Un gruppo di circa 20 israeliani ultra-ortodossi è entrato illegalmente in Libano durante la notte, prima di essere arrestato dalle truppe dell’Idf e consegnato alla polizia israeliana. Lo riferiscono le autorità israeliane. Il gruppo stava cercando di raggiungere la tomba di Rav Ashi, uno studioso babilonese del quarto secolo che si ritiene sia stato sepolto sulle colline vicino a Manara. Il santuario, che segna il luogo di sepoltura, si trova a cavallo della Linea Blu ed è situato all’interno di un complesso militarizzato, tra un avamposto dell’Idf e una base Unifil. La polizia israeliana ha ricordato che attraversare illegalmente la frontiera è un reato punibile con una pena detentiva fino a quattro anni.
“,”postId”:”ad254b05-2e3e-40ac-b825-bb050ca496bf”},{“timestamp”:”2025-02-16T10:40:26.507Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-16T11:40:26+0100″,”video”:{“videoId”:”988497″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/israele-migliaia-manifestano-per-il-rilascio-degli-ostaggi-988497″},”altBackground”:true,”title”:”Israele, migliaia manifestano per il rilascio degli ostaggi. VIDEO”,”postId”:”7c159adb-3007-4314-94ec-4499cf7f9c62″},{“timestamp”:”2025-02-16T10:23:51.637Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-16T11:23:51+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Il capo dell’Idf negli Usa per incontri con i vertici militari “,”content”:”
Il capo di stato maggiore uscente dell’esercito israeliano (Idf), Herzi Halevi, si recherà negli Stati Uniti questa sera per incontri ufficiali di tre giorni con il capo di stato maggiore congiunto Usa, il comandante del Centcom e altri alti funzionari militari e della difesa americana al Pentagono per \”discutere questioni strategiche e operative chiave\”. Lo rende noto l’Idf. Halevi incontrerà anche alcuni membri della comunità ebraica americana, durante il suo ultimo viaggio ufficiale negli Stati Uniti in qualità di capo dell’esercito israeliano, poiché le sue dimissioni sono previste per il 5 marzo.
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Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, sta incontrando privatamente a Gerusalemme il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio. Successivamente, ci sarà un incontro allargato e al termine verranno rilasciate dichiarazioni alla stampa. Lo riferisce l’ufficio del premier di Israele.
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Il ministro degli Interni del governo di Hamas a Gaza ha affermato che nel raid aereo israeliano delle prime ore di oggi nel sud della Striscia di Gaza sono stati uccisi due agenti di polizia palestinesi. \”Due agenti di polizia sono stati uccisi e un terzo è rimasto gravemente ferito da un attacco israeliano che li ha presi di mira mentre erano schierati per garantire la consegna di aiuti umanitari nella zona di al-Shawka, a est di Rafah\”, si legge in un comunicato stampa, in cui Hamas invita la comunità internazionale a far rispettare l’accordo di tregua con Israele entrato in vigore il 19 gennaio.
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È iniziato a Gerusalemme l’incontro tra il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo riferisce Haaretz. Al termine del colloquio sono attese dichiarazioni alla stampa. Rubio è alla sua prima missione nella regione. In Israele ha in programma anche faccia a faccia con il ministro degli Esteri, Gideon Sa’ar, il presidente israeliano, Isaac Herzog, e il leader dell’opposizione, Yair Lapid.
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Hezbollah ha chiesto al governo libanese di revocare la decisione presa nei giorni scorsi di vietare l’atterraggio degli aerei iraniani a Beirut. \”Hezbollah chiede al governo libanese di revocare la decisione di vietare agli aerei iraniani di atterrare all’aeroporto di Beirut e di adottare misure serie per impedire al nemico israeliano di imporre i suoi diktat e violare la sovranità nazionale\”, ha affermato il movimento libanese filo-iraniano in una nota.
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Il Segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato oggi in Israele per un incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, prima tappa del suo primo tour in Medio Oriente. Durante la sua visita nella regione, Rubio dovrebbe promuovere la proposta ampiamente criticata del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di prendere il controllo della Striscia di Gaza e ricollocare i suoi oltre due milioni di residenti.
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Diverse persone armate che si dirigevano verso le truppe dell’esercito israeliano (Idf) nel sud della Striscia di Gaza sono state colpite nelle prime ore di oggi da un aereo dell’aeronautica militare israeliano: lo ha annunciato l’Idf su Telegram. \”L’Idf invita ancora una volta i residenti della Striscia di Gaza a seguire le istruzioni dell’Idf e ad astenersi dall’avvicinarsi alle truppe dispiegate nell’area\”, si legge inoltre nel messaggio.
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Il ministero della Difesa israeliano ha annunciato oggi che un carico di bombe \”pesanti\” di fabbricazione statunitense è arrivato durante la notte in Israele, mentre il Segretario di Stato americano Marco Rubio iniziava la sua prima visita nel Paese. \”Un carico di bombe aeree pesanti recentemente inviato dal governo degli Stati Uniti è stato ricevuto e scaricato durante la notte in Israele\”, ha affermato il ministero in un comunicato stampa, riferendosi alle bombe MK-84 recentemente autorizzate dall’amministrazione del presidente Donald Trump.
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Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è arrivato in Oman questa mattina per partecipare all’ottava Indian Ocean Conference (Ioc), che inizierà oggi a Mascate. Nel corso dei due giorni della conferenza si discuterà del partenariato marittimo e della cooperazione economica e di sicurezza tra gli stati costieri dell’Oceano Indiano. Secondo l’Irna, Araghchi dovrebbe anche tenere colloqui e consultazioni con i funzionari dei Paesi partecipanti sugli ultimi sviluppi regionali. Prima del suo viaggio, il diplomatico iraniano ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo libanese, Yousseff Rajji, sugli sviluppi regionali, comprese le modalità per risolvere la questione dei voli passeggeri tra i due Paesi. Entrambi hanno espresso la disponibilità a \”colloqui costruttivi\”. L’Iran ha recentemente vietato i voli libanesi, dopo che i voli iraniani per Beirut erano stati bloccati a causa delle accuse di Israele contro Teheran di utilizzare aerei civili per inviare denaro agli Hezbollah libanesi.
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Ieri Sesto round della prima fase dell’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Tre ostaggi israeliani, sono stati rilasciati da Hamas: Aleksandr Sasha Trufanov, cittadino russo-israeliano di 29 anni, Saguy Dekel-Hen, israelo-americano 36enne, ed il 46enne Yair Horen, sono stati rilasciati da Hamas. Ecco chi sono gli ostaggi liberati finora. FOTO
“,”postId”:”2fa00f6e-520d-444e-b5c6-d1c4b6a244ba”},{“timestamp”:”2025-02-16T06:26:01.528Z”,”timestampUtcIt”:”2025-02-16T07:26:01+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media: Netanyahu vuole estendere prima fase accordo”,”content”:”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non ha approvato per ora l’ingresso a Gaza di caravan e attrezzature pesanti che dovrebbero servire a realizzare strutture abitative temporanee, in linea con l’accordo di tregua del 19 gennaio. Lo ha riferito The Times of Israel, che cita l’emittente pubblica Kan. Dietro il rifiuto del premier vi sarebbe l’intenzione di spingere per un prolungamento della fase uno dell’intesa, che scadrà il primo marzo. Alla riunione del comitato di sicurezza, ieri sera, \”è stato deciso che la questione delle carovane sarà discussa nei prossimi giorni. Israele si sta coordinando con gli Stati Uniti\”, ha riferito una fonte del governo. L’intesa sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi stabilisce che, nella prima fase di sei settimane, sia consentito fare entrare a Gaza rifornimenti e attrezzature per allestire almeno 60.000 strutture abitative temporanee. La settimana scorsa Hamas ha protestato per il mancato permesso di ingresso delle case mobili e macchine movimento terra in attesa al valico di frontiera di Rafah dall’Egitto. Netanyahu sarebbe deciso a tentare di estendere la prima fase dell’accordo oltre i 42 giorni previsti, garantire la libertà di più dei 33 ostaggi pattuiti, inclusi alcuni in cattive condizioni di salute. Secondo Channel 12, il premier ha chiesto ai suoi negoziatori di tentare di convincere Hamas, con il sostegno degli Stati Uniti, che è anche nell’interesse di Hamas estendere la prima fase, poiché così l’attuale fase dell’accordo di cessate il fuoco rimanga in vigore più a lungo. Hamas, insieme con Egitto e Qatar, premerebbe invece affinché si avvii negoziato sulla seconda fase dell’accordo, che vedrebbe la restituzione di tutti gli ostaggi in cambio della fine della guerra.
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Il ministro degli Esteri russo Lavrov e il segretario di Stato Usa Rubio hanno concordato in un colloquio telefonico \”la loro disponibilità a lavorare insieme per ripristinare un dialogo reciprocamente rispettoso in conformità col tono stabilito dai presidenti\” russo e statunitense, ha affermato il ministero degli Esteri russo. Nel colloquio è stata anche \”delineata la reciproca determinazione a interagire sulle principali questioni internazionali, tra cui l’accordo sull’Ucraina, la situazione in Palestina\”, nonché sull’opportunità di coordinare misure per rimuovere gli ostacoli al lavoro delle missioni estere di Usa e Russia.
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Il Libano ha negato il permesso ai voli iraniani di atterrare a Beirut due volte questa settimana, dopo che gli Stati Uniti hanno avvertito che Israele avrebbe potuto abbattere gli aerei: lo ha detto una fonte della sicurezza libanese all’Afp. E ieri media libanesi, citando fonti anonime, annunciavano che i voli tra Libano e Iran \”rimarranno sospesi fino al 18 febbraio\”. Il primo episodio era avvenuto giovedì, quando le autorità libanesi hanno impedito di decollare ad un volo in partenza dall’Iran. \”Tramite gli americani, Israele ha informato lo Stato libanese che avrebbe preso di mira l’aeroporto se l’aereo iraniano fosse atterrato in Libano\”, ha detto la fonte. \”La parte americana ha detto alla parte libanese che Israele era serio riguardo alla sua minaccia\”, ha aggiunto la fonte. Il ministero dei lavori pubblici e dei trasporti del Libano ha quindi rifiutato l’autorizzazione per il volo, dopo aver consultato il primo ministro e il presidente, ha aggiunto la fonte. Il messaggio è stato trasmesso prima che il volo decollasse, ha detto la fonte. Venerdì è stato impedito di decollare ad un altro volo dall’Iran e, per protesta, sostenitori del gruppo Hezbollah sostenuto dall’Iran hanno bloccato la strada per l’unico aeroporto internazionale del Paese. \”La sicurezza dell’aeroporto di Beirut ha la precedenza su qualsiasi altra considerazione\”, ha affermato sabato il primo ministro libanese Nawaf Salam. \”E la sicurezza dei viaggiatori e la sicurezza dei cittadini libanesi sono elementi sui quali non scenderemo a compromessi\”. Israele ha accusato in diverse occasioni Hezbollah di usare l’aeroporto di Beirut per importare armi dall’Iran. Il gruppo, e i leader libanesi, hanno negato queste accuse.
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Il Segretario di Stato americano Marco Rubio è in Israele per una visita di due giorni, come era stato annunciato nei giorni scorsi. Gli incontri si concentreranno sui colloqui per ‘proseguire l’accordo sugli ostaggi, alla luce dell’ultimatum di Trump, di un piano per incoraggiare l’emigrazione volontaria dei palestinesi dalla Striscia di Gaza, del cessate il fuoco in Libano e della minaccia iraniana’. Prima della sua visita, il Dipartimento di Stato Usa ha affermato che il focus, tra le altre cose, riguarda il \”rilascio dei cittadini americani e di tutti gli altri ostaggi tenuti da Hamas e sulla promozione della seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza\”. L’incontro tra Rubio e Netanyahu si terrà a mezzogiorno presso l’ufficio del primo ministro a Gerusalemme. Il Segretario di Stato Usa arriva in Israele dalla conferenza annuale sulla sicurezza tenutasi a Monaco. Lunedì mattina concluderà la sua visita e proseguirà con una serie di incontri diplomatici in Medio Oriente. Dopo Israele, la prossima destinazione dovrebbe essere l’Arabia Saudita
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Il segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato in serata in Israele, prima tappa del suo tour in Medio Oriente che lo porterà anche in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti. Rubio è atterrato all’aeroporto Ben Gurion, vicino a Tel Aviv, e dovrebbe poi tornare a Gerusalemme prima dei colloqui di domani con i leader israeliani, durante i quali evidenzierà la proposta del presidente Donald Trump di prendere il controllo della Striscia di Gaza devastata da oltre 15 mesi di guerra.
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A Gerusalemme l’incontro tra il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Rubio, alla sua prima missione nella regione, dovrebbe discutere la proposta del presidente Donald Trump di prendere il controllo della Striscia di Gaza e di trasferirne i residenti in Egitto e Giordania. Al termine del colloquio sono attese dichiarazioni alla stampa. In Israele, Rubio ha in programma anche un faccia a faccia con il ministro degli Esteri, Gideon Sa’ar, il presidente israeliano, Isaac Herzog, e il leader dell’opposizione, Yair Lapid.
Sabato, Benjamin Netanyahu ha dichiarato di apprezzare il “pieno sostegno” di Donald Trump alle prossime decisioni di Israele riguardo alla Striscia di Gaza. “Ora spetta a Israele decidere cosa fare”, ha scritto Trump sabato su Truth, “gli Stati Uniti sosterranno qualsiasi decisione prenderanno”.
Rubio è arrivato a Tel Aviv sabato sera, lo stesso giorno in cui ha avuto luogo il sesto scambio di ostaggi in cambio di prigionieri dall’inizio della tregua. Dopo 498 giorni di prigionia, Sacha Trupanov, 29enne israeliano-russo, Yair Horn, 46enne israeliano-argentino, e Sagui Dekel-Chen, 36enne israeliano-americano, sono stati rilasciati a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Ma Trump insiste: devono essere rilasciati tutti e subito. Nello scambio con Hamas, Israele ha scarcerato 369 detenuti palestinesi di cui 36 che stavano scontando numerosi ergastoli per attentati in cui sono state uccise decine di civili.
Intanto, il ministero della Difesa israeliano ha annunciato oggi che un carico di bombe “pesanti” di fabbricazione statunitense è arrivato durante la notte in Israele.
Approfondimenti:
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
Wafa: “In Cisgiordania scontri a Nablus tra Idf e uomini armati”
Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, le forze israeliane hanno fatto irruzione oggi nella città vecchia di Nablus, in Cisgiordania, scatenando scontri con i residenti locali. Unità militari israeliane hanno accerchiato un’abitazione nel cuore della città vecchia tra esplosioni e intensi scambi di colpi d’arma da fuoco, mentre ulteriori rinforzi militari sono stati dispiegati nell’area. Durante l”operazione, un uomo di 60 anni è rimasto ferito.
Idf arresta ultraortodossi entrati in Libano per visitare tomba
Un gruppo di circa 20 israeliani ultra-ortodossi è entrato illegalmente in Libano durante la notte, prima di essere arrestato dalle truppe dell’Idf e consegnato alla polizia israeliana. Lo riferiscono le autorità israeliane. Il gruppo stava cercando di raggiungere la tomba di Rav Ashi, uno studioso babilonese del quarto secolo che si ritiene sia stato sepolto sulle colline vicino a Manara. Il santuario, che segna il luogo di sepoltura, si trova a cavallo della Linea Blu ed è situato all’interno di un complesso militarizzato, tra un avamposto dell’Idf e una base Unifil. La polizia israeliana ha ricordato che attraversare illegalmente la frontiera è un reato punibile con una pena detentiva fino a quattro anni.
Israele, migliaia manifestano per il rilascio degli ostaggi. VIDEO
Il capo dell’Idf negli Usa per incontri con i vertici militari
Il capo di stato maggiore uscente dell’esercito israeliano (Idf), Herzi Halevi, si recherà negli Stati Uniti questa sera per incontri ufficiali di tre giorni con il capo di stato maggiore congiunto Usa, il comandante del Centcom e altri alti funzionari militari e della difesa americana al Pentagono per “discutere questioni strategiche e operative chiave”. Lo rende noto l’Idf. Halevi incontrerà anche alcuni membri della comunità ebraica americana, durante il suo ultimo viaggio ufficiale negli Stati Uniti in qualità di capo dell’esercito israeliano, poiché le sue dimissioni sono previste per il 5 marzo.
Incontro tra Netanyahu e Segretario Usa Rubio a Gerusalemme
Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, sta incontrando privatamente a Gerusalemme il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio. Successivamente, ci sarà un incontro allargato e al termine verranno rilasciate dichiarazioni alla stampa. Lo riferisce l’ufficio del premier di Israele.
Hamas: 2 poliziotti palestinesi morti in raid aereo israeliano
Il ministro degli Interni del governo di Hamas a Gaza ha affermato che nel raid aereo israeliano delle prime ore di oggi nel sud della Striscia di Gaza sono stati uccisi due agenti di polizia palestinesi. “Due agenti di polizia sono stati uccisi e un terzo è rimasto gravemente ferito da un attacco israeliano che li ha presi di mira mentre erano schierati per garantire la consegna di aiuti umanitari nella zona di al-Shawka, a est di Rafah”, si legge in un comunicato stampa, in cui Hamas invita la comunità internazionale a far rispettare l’accordo di tregua con Israele entrato in vigore il 19 gennaio.
Al via a Gerusalemme il colloquio tra Netanyahu e Rubio
È iniziato a Gerusalemme l’incontro tra il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo riferisce Haaretz. Al termine del colloquio sono attese dichiarazioni alla stampa. Rubio è alla sua prima missione nella regione. In Israele ha in programma anche faccia a faccia con il ministro degli Esteri, Gideon Sa’ar, il presidente israeliano, Isaac Herzog, e il leader dell’opposizione, Yair Lapid.
Hezbollah: “Libano revochi divieto atterraggio aerei iraniani”
Hezbollah ha chiesto al governo libanese di revocare la decisione presa nei giorni scorsi di vietare l’atterraggio degli aerei iraniani a Beirut. “Hezbollah chiede al governo libanese di revocare la decisione di vietare agli aerei iraniani di atterrare all’aeroporto di Beirut e di adottare misure serie per impedire al nemico israeliano di imporre i suoi diktat e violare la sovranità nazionale”, ha affermato il movimento libanese filo-iraniano in una nota.
Rubio arrivato a Gerusalemme per incontrare Netanyahu
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato oggi in Israele per un incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, prima tappa del suo primo tour in Medio Oriente. Durante la sua visita nella regione, Rubio dovrebbe promuovere la proposta ampiamente criticata del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di prendere il controllo della Striscia di Gaza e ricollocare i suoi oltre due milioni di residenti.
Idf: “Raid aereo su gruppo armato che si dirigeva verso truppe”
Diverse persone armate che si dirigevano verso le truppe dell’esercito israeliano (Idf) nel sud della Striscia di Gaza sono state colpite nelle prime ore di oggi da un aereo dell’aeronautica militare israeliano: lo ha annunciato l’Idf su Telegram. “L’Idf invita ancora una volta i residenti della Striscia di Gaza a seguire le istruzioni dell’Idf e ad astenersi dall’avvicinarsi alle truppe dispiegate nell’area”, si legge inoltre nel messaggio.
Israele: “Arrivato nella notte carico di bombe pesanti Usa”
Il ministero della Difesa israeliano ha annunciato oggi che un carico di bombe “pesanti” di fabbricazione statunitense è arrivato durante la notte in Israele, mentre il Segretario di Stato americano Marco Rubio iniziava la sua prima visita nel Paese. “Un carico di bombe aeree pesanti recentemente inviato dal governo degli Stati Uniti è stato ricevuto e scaricato durante la notte in Israele”, ha affermato il ministero in un comunicato stampa, riferendosi alle bombe MK-84 recentemente autorizzate dall’amministrazione del presidente Donald Trump.
L’Iran in Oman per discutere degli sviluppi regionali
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è arrivato in Oman questa mattina per partecipare all’ottava Indian Ocean Conference (Ioc), che inizierà oggi a Mascate. Nel corso dei due giorni della conferenza si discuterà del partenariato marittimo e della cooperazione economica e di sicurezza tra gli stati costieri dell’Oceano Indiano. Secondo l’Irna, Araghchi dovrebbe anche tenere colloqui e consultazioni con i funzionari dei Paesi partecipanti sugli ultimi sviluppi regionali. Prima del suo viaggio, il diplomatico iraniano ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo libanese, Yousseff Rajji, sugli sviluppi regionali, comprese le modalità per risolvere la questione dei voli passeggeri tra i due Paesi. Entrambi hanno espresso la disponibilità a “colloqui costruttivi”. L’Iran ha recentemente vietato i voli libanesi, dopo che i voli iraniani per Beirut erano stati bloccati a causa delle accuse di Israele contro Teheran di utilizzare aerei civili per inviare denaro agli Hezbollah libanesi.
Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
Ieri Sesto round della prima fase dell’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Tre ostaggi israeliani, sono stati rilasciati da Hamas: Aleksandr Sasha Trufanov, cittadino russo-israeliano di 29 anni, Saguy Dekel-Hen, israelo-americano 36enne, ed il 46enne Yair Horen, sono stati rilasciati da Hamas. Ecco chi sono gli ostaggi liberati finora. FOTO
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Media: Netanyahu vuole estendere prima fase accordo
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non ha approvato per ora l’ingresso a Gaza di caravan e attrezzature pesanti che dovrebbero servire a realizzare strutture abitative temporanee, in linea con l’accordo di tregua del 19 gennaio. Lo ha riferito The Times of Israel, che cita l’emittente pubblica Kan. Dietro il rifiuto del premier vi sarebbe l’intenzione di spingere per un prolungamento della fase uno dell’intesa, che scadrà il primo marzo. Alla riunione del comitato di sicurezza, ieri sera, “è stato deciso che la questione delle carovane sarà discussa nei prossimi giorni. Israele si sta coordinando con gli Stati Uniti”, ha riferito una fonte del governo. L’intesa sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi stabilisce che, nella prima fase di sei settimane, sia consentito fare entrare a Gaza rifornimenti e attrezzature per allestire almeno 60.000 strutture abitative temporanee. La settimana scorsa Hamas ha protestato per il mancato permesso di ingresso delle case mobili e macchine movimento terra in attesa al valico di frontiera di Rafah dall’Egitto. Netanyahu sarebbe deciso a tentare di estendere la prima fase dell’accordo oltre i 42 giorni previsti, garantire la libertà di più dei 33 ostaggi pattuiti, inclusi alcuni in cattive condizioni di salute. Secondo Channel 12, il premier ha chiesto ai suoi negoziatori di tentare di convincere Hamas, con il sostegno degli Stati Uniti, che è anche nell’interesse di Hamas estendere la prima fase, poiché così l’attuale fase dell’accordo di cessate il fuoco rimanga in vigore più a lungo. Hamas, insieme con Egitto e Qatar, premerebbe invece affinché si avvii negoziato sulla seconda fase dell’accordo, che vedrebbe la restituzione di tutti gli ostaggi in cambio della fine della guerra.
Lavrov e Rubio: “Stabiliamo dialogo con reciproco rispetto”
Il ministro degli Esteri russo Lavrov e il segretario di Stato Usa Rubio hanno concordato in un colloquio telefonico “la loro disponibilità a lavorare insieme per ripristinare un dialogo reciprocamente rispettoso in conformità col tono stabilito dai presidenti” russo e statunitense, ha affermato il ministero degli Esteri russo. Nel colloquio è stata anche “delineata la reciproca determinazione a interagire sulle principali questioni internazionali, tra cui l’accordo sull’Ucraina, la situazione in Palestina”, nonché sull’opportunità di coordinare misure per rimuovere gli ostacoli al lavoro delle missioni estere di Usa e Russia.
Libano sospende voli dall’Iran dopo avvertimenti Usa
Il Libano ha negato il permesso ai voli iraniani di atterrare a Beirut due volte questa settimana, dopo che gli Stati Uniti hanno avvertito che Israele avrebbe potuto abbattere gli aerei: lo ha detto una fonte della sicurezza libanese all’Afp. E ieri media libanesi, citando fonti anonime, annunciavano che i voli tra Libano e Iran “rimarranno sospesi fino al 18 febbraio”. Il primo episodio era avvenuto giovedì, quando le autorità libanesi hanno impedito di decollare ad un volo in partenza dall’Iran. “Tramite gli americani, Israele ha informato lo Stato libanese che avrebbe preso di mira l’aeroporto se l’aereo iraniano fosse atterrato in Libano”, ha detto la fonte. “La parte americana ha detto alla parte libanese che Israele era serio riguardo alla sua minaccia”, ha aggiunto la fonte. Il ministero dei lavori pubblici e dei trasporti del Libano ha quindi rifiutato l’autorizzazione per il volo, dopo aver consultato il primo ministro e il presidente, ha aggiunto la fonte. Il messaggio è stato trasmesso prima che il volo decollasse, ha detto la fonte. Venerdì è stato impedito di decollare ad un altro volo dall’Iran e, per protesta, sostenitori del gruppo Hezbollah sostenuto dall’Iran hanno bloccato la strada per l’unico aeroporto internazionale del Paese. “La sicurezza dell’aeroporto di Beirut ha la precedenza su qualsiasi altra considerazione”, ha affermato sabato il primo ministro libanese Nawaf Salam. “E la sicurezza dei viaggiatori e la sicurezza dei cittadini libanesi sono elementi sui quali non scenderemo a compromessi”. Israele ha accusato in diverse occasioni Hezbollah di usare l’aeroporto di Beirut per importare armi dall’Iran. Il gruppo, e i leader libanesi, hanno negato queste accuse.
Rubio in Israele ‘per incoraggiare l’emigrazione da Gaza’
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio è in Israele per una visita di due giorni, come era stato annunciato nei giorni scorsi. Gli incontri si concentreranno sui colloqui per ‘proseguire l’accordo sugli ostaggi, alla luce dell’ultimatum di Trump, di un piano per incoraggiare l’emigrazione volontaria dei palestinesi dalla Striscia di Gaza, del cessate il fuoco in Libano e della minaccia iraniana’. Prima della sua visita, il Dipartimento di Stato Usa ha affermato che il focus, tra le altre cose, riguarda il “rilascio dei cittadini americani e di tutti gli altri ostaggi tenuti da Hamas e sulla promozione della seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza”. L’incontro tra Rubio e Netanyahu si terrà a mezzogiorno presso l’ufficio del primo ministro a Gerusalemme. Il Segretario di Stato Usa arriva in Israele dalla conferenza annuale sulla sicurezza tenutasi a Monaco. Lunedì mattina concluderà la sua visita e proseguirà con una serie di incontri diplomatici in Medio Oriente. Dopo Israele, la prossima destinazione dovrebbe essere l’Arabia Saudita
Rubio arrivato in Israele per il suo primo tour in Medio Oriente
Il segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato in serata in Israele, prima tappa del suo tour in Medio Oriente che lo porterà anche in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti. Rubio è atterrato all’aeroporto Ben Gurion, vicino a Tel Aviv, e dovrebbe poi tornare a Gerusalemme prima dei colloqui di domani con i leader israeliani, durante i quali evidenzierà la proposta del presidente Donald Trump di prendere il controllo della Striscia di Gaza devastata da oltre 15 mesi di guerra.
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