San Marino, Il nuovo paradiso dei pensionati: perché e come avere la residenza #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

San Marino sta vivendo un boom di nuovi residenti, in particolare pensionati attratti dalla qualità della vita offerta dalla piccola Repubblica. Marco Gatti, Segretario di Stato per le Finanze, a inizio anno aveva detto di voler favorire l’arrivo di pensionati dall’estero. Tuttavia, dopo otto mesi di crescita significativa, il governo del piccolo Stato ha deciso di rivedere le regole per l’ottenimento della residenza atipica e renderle più stringenti. Stessa strada decisa anche dal governo Italiano qualche mese fa riguardo alla flat tax sui paperoni internazionali che scelgono di portare la loro residenza nel nostro Paese.

I requisiti per la residenza: le regole

Cosa è successo e come cambieranno le regole? Dall’inizio dell’anno, sono state concesse 99 nuove residenze atipiche per pensionati, rispetto alle 67 del 2023. A partire dall’anno prossimo però cambieranno i requisiti minimi: i nuovi parametri richiederanno un reddito lordo minimo di 120.000 euro, più del doppio rispetto ai 50.000 euro precedenti, e un patrimonio immobiliare non inferiore a 500.000 euro (prima erano 300mila).

L’obiettivo rimane quello di attrarre pensionati «di qualità», in un contesto in cui i redditi elevati sono sempre più rari in Italia e in altri paesi europei. La nuova normativa mira a garantire che solo i pensionati con risorse significative possano beneficiare delle agevolazioni fiscali offerte da San Marino, rendendo il paese un «paradiso» fiscale sempre più esclusivo.

Ci sono vantaggi in più: le nuove regole fiscali prevedono una tassazione del 6% per i primi dieci anni per i pensionati atipici, con possibilità di sgravi al 3% per i redditi più elevati. Queste misure sono pensate per attrarre professionisti esperti che possano trasferire il loro know-how alle imprese locali, contribuendo così alla crescita economica della Repubblica.

In pratica, mentre San Marino continua a emergere come meta ambita per i pensionati, le nuove regole segnalano un cambiamento significativo nella politica di accoglienza, orientata verso residenti più facoltosi e qualificati.

La rotta verso l’Italia

Mentre i «ricchi» pensionati italiani si spostano verso San Marino, i paperoni internazionali cercano residenza in Italia. Questo grazie alla tassazione super agevolata che viene loro offerta. Si tratta della tassazione forfettaria da 100 mila euro che è stata introdotta nel 2017, dal governo Renzi, per attirare i miliardari residenti all’estero al fine di incentivare lo spostamento di capitali in Italia. Questo regime fiscale può essere esteso anche ai familiari, con un’ulteriore tassa annuale di 25.000 euro. Nell’anno di introduzione di questo schema di tassazione agevolata, i ricchi che hanno trasferito la residenza fiscale in Italia sono stati 98. Nel 2018 erano già diventati 263, per poi raggiungere le 429 unità nel 2019, e nel 2020 salire a 790 e arrivare quasi a mille nel 2021. Tuttavia il recente decreto Omnibis è intervenuto con una misura ad hoc sul regime agevolato per i paperoni che vogliono venire in Italia, rendendo mento attrattivo il trasferimento in Italia.

Con l’entrata in vigore del decreto Omnibus (DL n. 113/2024), vi sono state delle modifiche al regime della flat tax paperoni. La novità riguarda l’aumento dell’imposta sostitutiva per coloro che trasferiscono la loro residenza nel Paese dopo il 10 agosto 2024. In questo caso, l’importo della flat tax è raddoppiato, passando da 100.000 a 200.000 euro all’anno. Questa modifica è stata introdotta con l’obiettivo di riequilibrare il vantaggio fiscale offerto a coloro che godono di redditi elevati dall’estero. Senza tuttavia eliminare l’attrattività complessiva della misura.