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RESANA – La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo per omicidio stradale sull’incidente costato la vita al motociclista Michele Brugnaro, 32enne di Loreggia (Padova). La salma è ancora a disposizione del pm, che sta valutando se disporre l’autopsia. Al vaglio degli inquirenti c’è la posizione dell’anziano ciclista, rimasto gravemente ferito nello schianto e che nelle prossime ore quasi certamente verrà iscritto nel registro degli indagati per fare piena luce sull’incidente. Piergiorgio Soffiato, 75 anni di Noale, avrebbe attraversato la strada in un punto sprovvisto di strisce pedonali senza accorgersi della moto in arrivo, con in sella il giovane centauro e la fidanzata Amalia, 27 anni, anche lei ferita. Da una prima ricostruzione, sembra che dietro il mortale ci sia una manovra azzardata da parte del ciclista, che il centauro ha tentato di schivare. L’anziano è tuttora ricoverato nella Terapia intensiva del Ca’ Foncello. La prognosi rimane riservata, ma i medici sono fiduciosi che possa farcela. 

LA DINAMICA

Il terribile incidente è avvenuto sabato scorso, intorno alle 17 in via Venezia, all’altezza dell’incrocio con via Coriolo. L’Aprilia RST Futura dei due fidanzati viaggiava verso Piombino Dese e il ciclista le avrebbe tagliato la strada all’improvviso. Il centauro ha provato a scansarla ma non ci è riuscito, con conseguenze letali. L’urto è stato devastante, tanto da spezzate la bicicletta e catapultare la moto a 40 metri di distanza, sulla pista ciclabile. Della due ruote è rimasto soltanto un cumulo di lamiere accartocciate. Michele Brugnaro è morto praticamente sul colpo, sotto gli occhi della fidanzata, ferita gravemente. Le condizioni dell’anziano sembravano disperate: i sanitari del Suem 118 lo hanno intubato sul posto e poi caricato a bordo dell’elisoccorso. Dei rilievi si èeraoccupata la polizia stradale di Castelfranco, che aveva raccolto le testimonianze di chi aveva assistito alla scena. Tra questi c’è anche il sindaco Stefano Bosa, che abita a pochi metri dal luogo dell’incidente ed è stato il primo a dare l’allarme. stato il primo cittadino a dare l’allarme. «Ero in giardino e ho visto una scena raccapricciante – ha raccontato Bosa -. Mi sono subito attaccato al telefono per allertare le forze dell’ordine, mentre la polizia locale del Comune ha chiuso la strada per consentire le operazioni di soccorso e ha deviato il traffico». 

LA VITTIMA

Michele Brugnaro, ultimo di quattro fratelli, abitava a Loreggia e si stava costruendo un futuro insieme alla fidanzata. Lavorava come magazziniere alla Cravedi di Castelfranco, ditta specializzata nella vendita di ricambi d’auto. Le sue grandi passioni, fin da ragazzo, erano il calcio e i motori. Nel tempo libero gli piaceva fare giri in moto. Quello di sabato, purtroppo, gli è costato la vita.