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Il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze in quota Lega, Federico Freni ha rilasciato un’intervista al quotidiano Open chiarendo i lavori che si stanno effettuando sulle detrazioni fiscali. Ecco quali sono a rischio.
Detrazioni fiscali, quali sono salve
Sappiamo che si lavora alacremente per confermare anche per il 2025 il taglio delle aliquote Irpef in scadenza al 31 dicembre 2024, si vuole inoltre aumentare la soglia della seconda aliquota per beneficiare i redditi medi. Per raggiungere gli obiettivi servono risorse e fin da subito si è pensato a un riordino delle detrazioni fiscali. La prima cosa da sottolineare è che non sono a rischio le detrazioni previste per le spese sanitarie. Ecco gli altri punti chiariti dal Sottosegretario.
Punto principale è la necessità di rimanere in margini stretti per quanto riguarda la spesa e le entrate fiscali perché l’Italia deve rientrare rispetto all’elevato debito pubblico. Il sottosegretario Freni conferma che non vi sono tesoretti, ma questo non vuole dire che la manovra di bilancio sarà eccessivamente rigorosa. Dall’intervista emerge l’obiettivo di usare tagli molto meticolosi, dice Freni “un bisturi usato correttamente sa essere decisamente più incisivo di lame che intervengono senza criterio. Una cosa è certa: non toccheremo le detrazioni che hanno a che fare con la salute, l’istruzione e il lavoro.”
A rischio detrazioni edilizie
Esclude una possibile tassazione degli extra-profitti delle banche. Infine dichiara che vi è l’intenzione del Governo di far crescere in modo graduale la spesa sanitaria.
L’intervista non parla di quali detrazioni potrebbero essere falcidiate, ma di fatto quelle diverse rispetto alle tre macro-categorie salvate e di conseguenza le detrazioni per le spese edili, abbiamo già detto che sono a rischio le detrazioni per il bonus mobili, il bonus verde, l’ecobonus. Si dovrà però attendere per capire la reale portata dei tagli che potrebbero aversi nei prossimi mesi.
Leggi anche: Bonus fiscali a rischio nel 2025, ecco le misure che non saranno prorogate
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