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La buona notizia è che, quest’anno, 340 famiglie potranno accedere gratuitamente ai nidi di Brescia. Quella cattiva, che comunque l’offerta di posti, tra i nidi comunali e quelli convenzionati, è ancora lontana dal coprire la domanda dei bresciani. L’assessora alle politiche educative Anna Frattini ha presentato ieri i numeri che fotografano lo stato attuale dei servizi rivolti ai bambini tra zero e tre anni. Sono infatti 1638 i posti a disposizione totali in città, considerando tutti i servizi pubblici e privati per questa fascia d’età. Brescia mostra una performance migliore rispetto alla provincia: fuori città solo 23,6 bambini su 100 hanno un posto in un servizio di Nido o Sezione Primavera. Nel capoluogo, invece, i servizi pubblici e privati (20 nidi privati, 14 privati convenzionati e 11 nidi comunali) riescono ad accogliere il 37,2% dei bambini e la percentuale sale fino al 44,91% se si considerano anche i posti a disposizione nei “Tempi per le Famiglie”, che non sono servizi di conciliazione, ma si rivolgono comunque a questa fascia d’età.
Dall’anno scolastico 2022/23 sono stati attivati 3 nuovi gruppi di lattanti, rispettivamente nelle zone Ovest, Est e Sud. Inoltre, l’offerta di sezioni primavera, negli ultimi cinque anni, è aumentata di 80 posti: di questi 20 sono comunali, 20 statali e 40 inseriti in scuole dell’infanzia convenzionate. Nonostante gli sforzi, tuttavia, l’offerta pubblica e privata convenzionata di nidi e sezioni primavera è ancora insufficiente, rispondendo, oggi, al 60% delle domande. A fronte di 734 nuove domande, quest’anno sono stati ammessi 478 bambini, portando a 855 il numero di iscritti per l’anno scolastico in avvio. Restano fuori in 256, attualmente in lista d’attesa e che, con tutta probabilità, si orienteranno verso le strutture private non convenzionate. “Riusciamo a dare risposta a quasi tutte le famiglie in cui entrambi i genitori, o l’unico presente, lavorano”, ha puntualizzato l’assessora Frattini. “Sappiamo che non è ancora abbastanza e cercheremo nuove soluzioni. Abbiamo già qualche idea, come utilizzare gli spazi vuoti nelle strutture scolastiche con meno iscritti, rinforzare le sezioni primavera”. La grande richiesta del servizio si deve da un lato alla ripresa del mercato del lavoro intervenuta dopo il Covid e alla minore possibilità di ricorrere ai nonni, spesso ancora impegnati in attività lavorative; dall’altro, alle attività di promozione che hanno portato le famiglie a percepire il nido come uno strumento utile a prescindere dalle esigenze lavorative, e alle forme di sostegno economico oggi a disposizione.
A questo proposito, la novità di quest’anno è che il Comune ha aderito alla misura Nidi Gratis Plus approvata a luglio da Regione Lombardia, che consente l’accesso gratuito o con una retta calmierata alle famiglie con Isee fino a 25mila euro. L’agevolazione si somma con quella già offerta dall’Inps, che rimborsa alle famiglie fino a 272 euro per Isee sotto i 25.000 (che diventano 327 per le famiglie con un figlio nato a partire dal primo gennaio 2024 e con un secondo figlio minore di dieci anni). Le rette dei nidi comunali e convenzionati della città, per chi ha un Isee che non supera i 20mila, sono inferiori al Bonus Inps e quindi già completamente coperte da quest’ultimo. La nuova misura regionale consente di offrire agevolazioni ad altre 70 famiglie con Isee compreso tra 20 e 25mila euro, portando al 40% (340 su 855) il numero di nuclei famigliari che possono accedere gratuitamente al nido o alla sezione primavera. Nell’ottica di venire incontro alle esigenze delle famiglie che utilizzano il nido, inoltre, l’amministrazione ha annunciato il rafforzamento del servizio estivo,per l’estate 2025: l’offerta passerà da 6 a 7 nidi comunali; le settimane di apertura aggiuntiva, invece, saranno tre: si arriverà fino a ferragosto. L’apertura estiva del nido è stata sperimentata per la prima volta quest’anno con due settimane di attività ulteriore. Anche in questo caso, la risposta delle famiglie è stata alta: 129 le richieste per la prima settimana – su 72 posti a disposizione, 107 per la seconda, a fronte di 64 posti disponibili.
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