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- Il Superbonus, anche se negli ultimi anni è sceso fino al 70%, consente ancora l’accesso ad un contributo a fondo perduto interessante su determinate spese, sostenute per lavori di ristrutturazione e riqualificazione edilizia.
- L’Agenzia delle Entrate ha comunicato le modalità per accedere al sostegno, per cui l’invio della domanda è possibile entro il 31 ottobre 2024.
- Il contributo a fondo perduto del Superbonus 70% è disponibile solamente seguendo la procedura telematica al portale dedicato, che presto verrà resa attiva.
Il Superbonus, pur non offrendo più la possibilità di accesso ad un contributo al 110%, garantisce comunque un contributo a fondo perduto interessante per chi sostiene delle spese per riqualificare o ristrutturare un immobile. A questo proposito, attualmente la percentuale è scesa al 70% ed è possibile fare domanda di accesso entro il 31 ottobre 2024.
Una recente comunicazione dell’Agenzia delle Entrate ha specificato qual è la procedura per accedere al sostegno, premesso che per farlo è necessario rispettare tutti i requisiti previsti per legge. Al momento è quindi disponibile il modello apposito per la presentazione della domanda di accesso, in cui l’interessato deve inserire una serie di informazioni e dati da comunicare al fisco. Vediamo come procedere.
Superbonus 70%: come funziona il contributo a fondo perduto
Il Superbonus è uno strumento che negli ultimi anni ha incentivato da un lato il settore edilizio, consentendo ai contribuenti di risparmiare su diversi interventi, mentre dall’altro lato ha sollevato diverse questioni in termini di spesa pubblica, date le ingenti risorse dello Stato messe a disposizione per questo sostegno.
Di fatto il Superbonus al 110% non esiste più, poiché gradualmente tale aliquota è scesa fino all’attuale 70% applicabile solo su certi tipi di lavori e rispettando alcuni requisiti. Il contributo a fondo perduto disponibile attualmente può essere percepito solamente da persone fisiche e condomini, Onlus, ADV o APS, con la scadenza della richiesta imminente al 31 ottobre 2024.
Nella pratica accedere a questo bonus consente di risparmiare sulle spese per i lavori, tramite un contributo che non andrà restituito in un secondo tempo, che si può acquisire a livello fiscale. Con un’apposita comunicazione, recentemente l’Agenzia delle Entrate ha confermato il nuovo modello1 disponibile ai contribuenti per la compilazione e per l’invio delle domande.
Ricordiamo che questo bonus è stato oggetto di molteplici modifiche, tra cui la più recente che prevede l’erogazione del contributo solamente a coloro che presentano un reddito basso: non è più disponibile per tutti.
Requisiti per accedere al Superbonus al 70%
Vediamo brevemente quali sono i requisiti, confermati dalla recente comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, per poter accedere al Superbonus al 70% quest’anno:
- il reddito percepito nel 2023 deve essere inferiore a 15.000 euro;
- le spese sostenute per i lavori, in linea con le normative del Superbonus, devono essere effettuate dal 1 gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.
- entro il 31 dicembre 2023 devono essere stati svolti lavori almeno per il 60%.
Come si può intuire da questi requisiti così stringenti, solamente una piccola parte di contribuenti può effettivamente ricevere il contributo a fondo perduto tramite opere di ristrutturazione o riqualificazione degli immobili. Inoltre si deve trattare di persone fisiche o condomini che hanno effettivamente diritti specifici sull’edificio.
Il contributo ha un importo quindi variabile in base alle spese effettivamente sostenute da tali soggetti e può essere percepito direttamente sul conto corrente. Oggi non è più possibile avvalersi della cessione del credito o dello sconto in fattura. Dal 30 marzo 2024 infatti è stato decretato uno stop a queste modalità di erogazione del contributo.
Interventi ammessi al Superbonus 70%
Vediamo da vicino quali sono i lavori per cui è possibile accedere al Superbonus 70% quest’anno. Attualmente vi è ancora una suddivisione in base agli interventi trainati o trainanti, come stabilito da quando questo tipo di bonus ha avuto origine:
- interventi trainanti: sono lavori che permettono di accedere direttamente al bonus, come quelli di riqualificazione energetica o antisismica. Vi rientrano quelli per l’isolamento termico o per la climatizzazione invernale;
- interventi trainati: vi fanno parte solamente se insieme vengono svolti anche lavori trainanti. Si tratta di lavori di efficientamento energetico, installazione di impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo e colonnine di ricarica, rimozione delle barriere architettoniche.
Come accedere al Superbonus 70%
L’Agenzia delle Entrate ha anche dato delle precise istruzioni su come accedere al Superbonus al 70%, per chi rispetta tutti i requisiti visti sopra e svolge lavori inclusi nel sostegno. Bisogna sottolineare che al momento vi è una data di scadenza entro cui procedere con la domanda, ovvero entro il 31 ottobre 2024.
Non è invece ancora possibile effettuare la richiesta, poiché l’Agenzia deve ancora comunicare la sezione del portale telematico specifico con cui procedere. Il modello da compilare invece è già disponibile, per cui gli interessati possono munirsi di tutte le informazioni per inserire correttamente i dati al suo interno.
La domanda dovrà quindi contenere i dati del soggetto beneficiario e dei familiari, incluso il codice fiscale, o in alternativa quelli del soggetto erede o delegato. Vanno poi aggiunte tutte le dichiarazioni che attestano il rispetto dei requisiti per accedere al sostegno, i dati catastali dell’immobile, i redditi prodotti dai beneficiari, l’importo delle spese sostenute.
Chi ha aderito allo sconto in fattura o alla cessione del credito quando questo era possibile, deve indicarlo nella domanda. I soggetti interessati, anche tramite delegati, possono quindi procedere alla raccolta di tutti i dati da allegare alla richiesta.
Controlli sul Superbonus 70%
L’Agenzia delle Entrate applicherà dei controlli per verificare che tutte le informazioni inserite nella domanda siano corrette, a partire da quelle che riguardano la situazione reddituale, fino alla tipologia di spese ammesse. Questo passaggio può comportare il rigetto se non sono rispettate tutte le regole per l’accesso o se ci sono informazioni importanti mancanti.
Entro il 30 novembre poi saranno comunicate le percentuali di risorse a cui i singoli soggetti possono accedere, tenendo presente che sono messi a disposizione 16.441.000 euro per questo sostegno.
Nel caso in cui le istanze siano superiori all’effettivo fondo disponibile, questo verrà infatti ripartito in base a criteri di priorità specifici stabiliti per il Superbonus.
Ricordiamo inoltre che per i prossimi anni le aliquote di agevolazione scenderanno ulteriormente, al 65% per il 2025 e il bonus potrà poi essere richiesto solamente per interventi su immobili specifici, come quelli destinati a case popolari o cooperative.
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